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Commento settimanale

 

Aggiornamento del 05 novembre 2000

Il nostro indice dei titoli a maggiore capitalizzazione ha chiuso anche quest'ottava con il segno positivo tuffandosi in piena area di resistenza (47.800/48.800) ed adagiandosi sul primo dei due suddetti livelli. Tecnicamente, le differenze rispetto alla situazione descritta in occasione del precedente commento sono complessivamente lievi, per cui mi limiterò ad un sintetico aggiornamento.

Il Trendfilter e l'Aroon restano in assetto rialzista, il VHF indica un ulteriore progresso della direzionalità, ed il ROC, ancora al rialzo, non anticipa alcun rallentamento del trend. La forza del movimento iniziato dopo il 'bottom' di ottobre, è confermata anche dagli oscillatori RSI e Stochastic che sono in ipercomprato ma non mostrano ancora divergenze. Ricordo ancora una volta che questi due oscillatori, in un mercato in fase di trend non vanno utilizzati come nelle fasi di trading ed, in un certo senso, cedono il posto ad altri strumenti come l'MACD (anch'esso al rialzo) che invece non funziona a dovere con un mercato flat. La graduale diminuzione dei volumi, giustificata dalla presenza della forte resistenza di cui si è parlato, denota qualche segnale di indecisione da parte degli investitori che ora attendono una correzione prima di acquistare, ma è compensata dal significativo recupero messo a segno dalla Advance/Decline line che si accinge a superare anche la mme e 55 periodi e, poco distante, una importante resistenza statica. Era proprio quest'ultimo indicatore che mancava all'appello. Ora possiamo anche dire che 'la squadra è al completo' per giocare il match più importante, quello che probabilmente deciderà le sorti del mercato per i prossimi mesi e ci darà o meno la possibilità di vedere realizzati nuovi massimi assoluti...

Osservando i singoli titoli, salta subito fuori un'evidenza: molti sono giunti in prossimità di resistenze di rilievo che, se superate, potranno generare un vero e proprio rally delle quotazioni. Un attento esame dell'andamento dei volumi incoraggia l'ottimismo, per cui l'eventuale correzione (che non darei totalmente per scontata) dovrebbe essere utilizzata per continuare ad accumulare i titoli più penalizzati durante il corso dell'anno. Alla nutrita lista di titoli segnalati la scorsa settimana, aggiungerei senz'altro anche Olivetti (vedi grafico), che sembra voler formare un testa e spalle rialzista dalle notevoli proporzioni. Una eventuale correzione andrebbe a formare la seconda spalla ed, in quell'occasione, l'esame dei volumi ci suggerirà se anticipare o meno l'acquisto rispetto al breakout della neck-line della suddetta figura. Nella rubrica 'Il titolo della settimana', Mario Salvia ha analizzato TIM, un titolo giunto anch'esso ad un punto cruciale e che merita di essere guardato 'più da vicino'.

Riepilogando, a parte qualche piccolo segnale di stanchezza che lascia trasparire la possibilità di una correzione tecnica (probabilmente non troppo profonda), il mercato appare complessivamente in buona salute (se non ottima) e promette di far saltare in tempi brevi, il tappo costituito dall'area di resistenza più volte citata. Anche se sui mercati finanziari nulla può essere dato per scontato, credo valga la pena continuare ad accumulare (meglio se su debolezza) anticipando in molti casi il breakout delle aree di resistenza, per poi incrementare dopo la conferma della 'rottura'.

grazie per l'attenzione

g.r. - 5 novembre 2000


 

Al 20/10:

Mibtel

31.336
Mib30

45.370
Comit

1.966

 

Commento del 29 ottobre 2000

a cura di
Giuseppe Ruggiero

 

Al 27/10:

Mibtel

32.342
Mib30

47.083
Comit

2.030

 

L'ottava appena conclusasi ha regalato grandi soddisfazioni agli investitori che ora possono finalmente tirare un sospiro di sollievo e guardare all'immediato futuro con maggiore serenità. Gli indici si sono infatti allontanati adeguatamente da importanti supporti di lungo periodo ed il movimento rialzista, iniziato dopo la formazione dell'ultimo 'bottom' del mercato, ha caratteristiche impulsive che inducono a pensare che sia oramai iniziata la tanto attesa 'onda cinque', quella destinata probabilmente a condurre il mercato verso nuovi massimi assoluti. Più precisamente, dovrebbe essere stata completata (o quasi) 'onda uno di cinque'. Ma osserviamo il consueto grafico del Mib30:

Indice Mib30 daily -  Grafico lineare con studi

Indice Mib30 daily al 27 ottobre 2000
 

L'RSI e lo Stochastic sono in ipercomprato, anche se non mostrano divergenze. Il ROC ha finalmente violato al rialzo il canale ribassista nel quale era rimasto intrappolato per quasi cinque mesi ed è contemporaneamente passato in terreno positivo: un gran bel segnale. L'Aroon continua la metamorfosi che gradualmente gli fa assumere un assetto rialzista, confortato anche dal VHF che ha ripreso vigore, segnalando un risveglio del trend e probabilmente... del toro. Anche il 'trendfilter' (l'indicatore fatto in casa), si unisce al coro dei rialzisti stabilizzandosi al top della propria scala di oscillazione.

Graficamente, l'indice è giunto in prossimità di un'area di forte resistenza (47.600/48.800) che in precedenza ha più volte frenato ogni tentativo di ripresa del mercato. Rispetto al passato ci sono però delle profonde differenze che lasciano sperare che questa possa essere invece la volta buona. Come già rilevato, a dare man forte al mercato ora troviamo un ROC in piena accelerazione, un maggiore apporto dei volumi ed una classificazione 'elliottiana' del mercato, che ci dice che onda C (nell'ambito di onda 4 correttiva) appartiene molto probabilmente al passato e che è partito un nuovo impulso rialzista. Dovremmo quindi attenderci una imminente correzione tecnica (onda due di cinque) che avrà il compito di consolidare gli attuali livelli, presumibilmente al di sopra di quota 45.500/46.000, dando al mercato la possibilità di smaltire qualche eccesso e di acquisire ulteriore spessore necessario per la 'grande volata' che solitamente caratterizza l'onda numero tre di ogni movimento impulsivo che si rispetti. Una nota stonata viene invece dall'Advance/Decline line, che durante la precedente fase di congestione non ha fatto altro che continuare a perdere quota ed ancora adesso non mostra concreti segnali di ripresa. Perché un rialzo sia consistente, ma soprattutto duraturo, è infatti necessaria la partecipazione della maggior parte dei titoli che compongono il listino. Quando questo non avviene, non vi è un vero e proprio afflusso di denaro, ma una semplice rotazione che non porta molto lontano. In questi casi, il mercato rischia di 'ingessarsi' senza riuscire a decollare. Ecco allora perchè ora è necessario raccogliere tutte le energie, per cui anche quest'ultimo indicatore, più pigro rispetto agli altri, dovrà fornire il suo valido contributo...

Non mancheremo poi di dare il solito sguardo agli altri mercati e lo faremo mediante l'animazione grafica già utilizzata nel commento precedente (ovviamente aggiornata al 27/10). Vediamola:

 
Market Overview (note per l'utilizzo dell'animazione)
- Spostando il puntatore del mouse sull'animazione, quest'ultima si arresterà momentaneamente.
- La sequenza ripartirà automaticamente allontanando il puntatore del mouse.
- Clickando sull'immagine, si aprirà una nuova finestra contenente il grafico ingrandito

Le conclusioni che possono essere tratte dall'osservazione dell'animazione sono praticamente le stesse espresse in occasione del precedente commento: fermo restando la possibilità di una salutare correzione, tutte le borse europee sono giunte alla base di un canale rialzista di lungo periodo e si trovano in una fase stagionale in cui i mercati azionari solitamente segnano dei minimi. Se consideriamo anche l'attuale (forse eccessiva) debolezza dell'Euro (bear trap?), e quindi la sua capacità di attrarre investimenti dall'area del Dollaro, possiamo senz'altro dire che le aspettative per i prossimi mesi, per quanto riguarda i mercati europei, sono buone e dovrebbero concretizzarsi in una ripresa che potrebbe comportare la formazione di nuovi massimi assoluti. Segnali positivi vengono anche dal CRB Index che, rallentando la sua corsa (questa settimana ha addirittura violato al ribasso il canale rialzista), anticipa un probabile raffreddamento dell'inflazione, cosa che porterebbe senz'altro dei benefici ai mercati azionari. La rottura (improbabile) dei vari canali rialzisti di lungo periodo, relativi alle borse esaminate, interromperebbe invece il trend positivo generando scompiglio sui mercati.

 

A Wall Street resta ancora qualche ombra, più che altro legata all'eccessiva volatilità, soprattutto per quanto riguarda il Nasdaq. Il Dow Jones Industrial Average, dopo aver effettuato una 'toccata e fuga', con precisione quasi da manuale, sul supporto a 9.700 punti, ha reagito con grande orgoglio ed ora si trova ad affrontare una serie di resistenze comprese tra i 10.600 ed i 10.700 punti (mme a200gg). Anche in questo caso potremmo assistere ad una correzione, ma, da ora in poi, eviteremo l'assunzione di 'posizioni short' perché ritenute troppo rischiose.

Per quanto riguarda Tokyo, infine, è disponibile un commento specifico sulla pagina che accoglie il grafico dell'indice Nikkei225.

 

Considerazioni operative

L'eventuale fase di consolidamento a cui ho accennato, potrà essere utilizzata per incrementare il portafoglio titoli (max 80% del capitale a rischio), in un'ottica di medio periodo. Ecco una lista di titoli che sembrano interessanti, precisando che non è mia intenzione creare in tal modo un intero portafoglio così diversificato, ma si tratta di una selezione effettuata 'a caso', tenendo conto soltanto dell'aspetto tecnico dei singoli titoli prescelti.

- In cima alla lista, i 'soliti' telefonici che, giunti a ridosso di importanti resistenze (Telecom 14€, Tim 10,40€), ora potrebbero stornare, per cui andrebbero accumulati su debolezza per poi essere incrementati sull'eventuale breakout (vedi anche supp. e resistenze sui grafici dei titoli del Mib30);
- Seat (titolo ampiamente trattato nella rubrica curata da Mario Salvia 'il titolo della settimana');
- Deutsche Telecom (su eventuale pullback a 40/42 Euros e stop sotto i 36 Euros);
- STM (mantenere / accumulare sopra i 55/56 Euros con stop sotto i 54 segnati in chiusura);
- Finmeccanica (seguire 'sotto la lente - il titolo della settimana');
- Banca MPS (su eventuale pullback poco sopra i 4,50 Euros e con stop 4,36);
- Banca Fideuram (meglio attendere il superamento dei 18,5 Euros);
- Banca Intesa (su rottura di 4,70 e stop sotto 4,42);
- Rolobanca (su breakout si 21,40 e stop a 20,50);
- Unicredito Italiano (su pulback a 5,80/5,85 e stop sotto 5,70);
- Alleanza (quasi incondizionatamente, possibilmente su pullback a 14,60/15,0 Euros);
- Generali (come sopra, possibilmente su pullback a 37,05/37,20 Euros e stop sotto i 36 Euros)
- Ras (meglio se su debolezza a 14,50/15,0 - stop deciso sotto i 13,50 Euros).
 
E mi fermo qui, anche se tanti ancora sarebbero i titoli da citare.
 

Seguiremo gli sviluppi del mercato col commento giornaliero, disponibile dal lunedì al giovedì dopo le ore 22 circa.

Considerazioni operative, potranno essere effettuate all'occorrenza durante l'arco della settimana e coloro che sono iscritti alla 'mailing list 'avvisami' (gratuita), saranno immediatamente avvertiti dei nuovi aggiornamenti apportati a questa rubrica.

Grazie per l'attenzione.

g.r. - 29 ottobre 2000

AVVISO IMPORTANTE
Si precisa che questa Rubrica, occupandosi esclusivamente di Analisi Tecnica, non terrà conto di 'voci' od altre cose del genere, limitandosi ad analizzare oggettivamente i grafici proposti. Le pagine di questo sito non costituiscono servizio di consulenza finanziaria né sollecitazione al pubblico risparmio. Le indicazioni riportate sono frutto di analisi amatoriali e vengono diffuse come elementi di studio o semplici spunti di riflessione. L'autore ed il Web Master declinano pertanto ogni responsabilità per le eventuali conseguenze negative che dovessero scaturire da un'operatività fondata sull'osservanza delle suddette indicazioni.
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di Giuseppe Ruggiero


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