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Il titolo della settimana

 

Tim

a cura di: Mario Salvia 

Socio SIAT
(Società Italiana di Analisi Tecnica)
 
 
 

Oggi affrontiamo, col dovuto rispetto, una delle "Regine" di P.za Affari, ossia Telecom Italia Mobile.

Come sappiamo tutti, chi più chi meno a sue spese, TIM, dopo un movimento al rialzo violentissimo che la ha portata dai 5 euro e poco più dell’Ottobre 1999 ai 15 e mezzo del 15 febbraio u.s., ha cominciato a perdere piuttosto rapidamente terreno.

Subito il grafico:

 

Effettuando l’analisi degli ultimi mesi, è evidente come, una volta instauratosi il trend discendente, TIM abbia disegnato una "flag", o "pendant" o bandiera, come vi pare, insomma una figura di continuazione, disegnata sul grafico daily tra i mesi di Maggio/Giugno/Luglio.

Una figura apparentemente in controtendenza, caratterizzata da minimi e massimi crescenti,ma che in realtà ha finito per rafforzare il trend discendente, fino a generare una classica formazione di doppio massimo, che ha infine spinto i corsi verso il target a 8,5 euros.

La rottura della "flag" è stata di quelle col "botto"!

Nella giornata del 27 Luglio u.s., TIM ha aperto la sessione con un forte gap-down, e questo ha dato il "la" al reinstaurarsi del trend ribassista, che, anzi, dall’inizio di settembre, fino al recente minimo di metà ottobre, è sembrato accentuarsi. La storia del titolo dalla formazione di questo minimo ad oggi, è davanti agli occhi di tutti e ben evidenziata nel secondo grafico.

E cioè una violenta reazione, accompagnata da volumi in aumento, che ha permesso a TIM di riportarsi su valori più "sicuri"; lontani abbastanza dai supporti "pericolosi" del recente passato, da ipotizzare di aver visto un minimo relativo di "medio periodo". Ipotizzare soltanto, perché al momento, mancano ancora le conferme definitive, che ci si augura verranno presto con la rottura delle prossime resistenze.

Passata la paura,oggi, che fare? Al solito, la prima cosa è riguardare il grafico.

 
 

Risulta subito evidente come, con il violento strappo rialzista di due settimane fa, TIM sia riuscita a rompere tutte le trend-line discendenti che la limitavano da lungo periodo.

Per "onestà" di analista, devo comunque dire che, qualora si adotti, in luogo della scala aritmetica, la scala logaritmica, risulta ancora non superata la trend –line discendente che congiunge i massimi di Febbraio con quelli di Luglio e che attualmente passa proprio "sulla testa" dei massimi degli ultimissimi giorni, poco sopra quota 10,5. Io uso, per questa rubrica, la scala aritmetica, dovendo analizzare situazioni di breve-medio periodo; ma non c’è una regola in proposito. Nel mio caso, credo che l’importante sia proseguire coerentemente l’A.T. con la scala che ho deciso di usare, per tutti i titoli, per non confondere i meno esperti. Poiché ho parlato di rottura di TUTTE le trendline discendenti, questa considerazione era d’obbligo.

Il raffronto grafico è semplicissimo da fare: infatti è presente sul sito sia il grafico daily che quello weekly di TIM, in scala logaritmica. Ma non divaghiamo oltre.

Il raggiungimento, alle nostre spalle,ormai, del target del doppio massimo relativo di questa estate a 12 euros circa; il fatto che il gap-up creato recentemente, sia visibile oltre che a livello daily, anche sul grafico weekly, cosa che non sempre avviene, ci fa propendere per una possibile inversione del trend.

Ciò risulta avvalorato anche dall’andamento dei volumi, che, se si esclude il picco momentaneo verificatosi dopo la notizia della conversione delle azioni rnc in ordinarie, risultano nel periodo più recente in discreto aumento, e comunque stabili ben oltre la media di quest’ultimo anno.

Nell’ultimissimo periodo TIM sta consolidando la crescita sviluppata sin qui. Alcuni indicatori come il ROC e l’RSI sono in ipercomprato, e la condizione per una crescita sostenibile, presuppone una fase di accumulo che permetta loro di scaricarsi.

Il titolo si trova oggi a ridosso dell’importantissima resistenza a 10,4/5, che ha già respinto due volte precedenti tentativi rialzisti.

Sotto,prima il supporto psicologico dei 10 euros (vecchia resistenza recente) e poi la nuova area-gap, che coincide con una resistenza statica a 9,7/75 a sua volta molto, molto importante. Nella stessa area transita la MM a 200gg., che funge da sostegno. Anche la MM a 10gg, dopo aver "crossato" quella a 30gg, sostiene attualmente la chiusura di venerdì.

Infine, è importante notare come la quota di 10,4 corrisponde anche al ritracciamento del 50% dai massimi assoluti. Il suo superamento spingerebbe rapidamente le quotazioni verso la vecchia area del gap-down intorno 11 euros, che qui si potrebbe riproporre come resistenza. Oltre, c’è solo il doppio massimo in area 12, prima di volare verso nuove vette.

Per la prossima settimana, nell’ottica di arricchire il ns. "Portafoglio virtuale" di 250 az. ord. TIM, saremo in acquisto sia in caso di storno in direzione 9,7/8 euros che in caso di violazione di quota 10,5 confermata in chiusura. Tuttavia, non è da escludere una continuazione del movimento laterale attuale intorno ai 10 euros; in questo caso ci asterremo in attesa delle condizioni predette, e sempre con un occhio ai volumi, decideremo il da farsi solo venerdì. In ogni caso, 9,7 euros è il limite che dovrà essere "tenuto". Stop-loss a questa quota.

Indicazioni tempestive saranno date in occasione dei "commenti giornalieri" a cura di Pino Ruggiero.

Buona settimana a tutti, ed al solito, a presto

m.s. 03/nov/2000

P.S.: Per tutti gli interessati al Portafoglio virtuale

Il violento movimento ascendente di Seat PG, titolo della scorsa settimana, ci ha impedito di "terminare" l’acquisto delle 1000 az. ord. Restano in carico 500 az. al prezzo di 3,16 euros acquistate lunedì 30 Ottobre. Nel caso l’azione non tocchi più la quota prefissata per gli acquisti (area 3,1/3,2) la liquidità rimanente verrà impiegata per la acquisto di un lotto azionario dello stesso valore, di un titolo prossimo di questa rubrica.

SITUAZIONE PORTAFOGLIO AD OGGI

Acea 200 az. a 14,75 eu.
Finmeccanica 2500 az. a 1,339 eu.
Seat PG 500 az. a 3,16 eu.
 

 
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