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Commento settimanale
 
Indici
al 09/03/2001:
Mibtel

27.647
Mib30

39.241
Comit

1.742,74

 

Commento del 18 marzo 2001

a cura di
Giuseppe Ruggiero

Indici
al 16/03/2001:
Mibtel

26.294
Mib30

37.257
Comit

1.654,30

 

Ciò che è accaduto durante l'ultima ottava credo sia chiaro a tutti: è stata una vera e propria disfatta . I supporti hanno ceduto sotto i colpi dei ribassisti impietosamente intenti ad affondare il listino. Il Mib30, leggermente 'disallineato' rispetto al Mibtel ed all'indice Comit, è stato il primo a soccombere; è stata poi la volta del Mibtel, che a metà settimana ha visto violare quota 26.000 (anche se di poco), per poi recuperare i 26.500 punti nel finale di seduta. L'unico che è riuscito a resistere nonostante la bufera, è stato l'indice Comit, il cui supporto a 1650/1660 è stato interessato in due occasioni (14/3 e 16/3), ma appare ancora intatto o, se volete, non sufficientemente perforato.

Come di consueto, osserviamo il grafico del Mib30:

 

Indice Mib30 daily al 16 marzo 2001
(Animazione grafica con indicatori di momentum e direzionalità)
 

I lievi miglioramenti rilevati la scorsa settimana su alcuni indicatori di direzionalità (VHF e DM) sono stati prontamente smentiti, dando ragione al Trendfilter e all'Aroon che invece continuavano a mantenere l'assetto ribassista, ribadendo così la presenza dell'orso. Il ROC ha cambiato nuovamente direzione (inutile indicarvi in che senso), l'MACD si è rimangiato il segnale positivo (taglio al rialzo della trigger line) e gli oscillatori RSI e Stochastic, pur predisponendosi per eventuali divergenze, restano schiacciati in territorio negativo.

A Wall Street, il Nasdaq ha violato l'importantissimo supporto statico che per il 'Composite' era situato a quota 2.020, effettuandovi successivamente il classico 'pullback' conferma dell'evento. Il Dow Jones I.A., ha oramai rotto il grosso diamante formatosi nel corso degli ultimi due anni, scaricando sulle quotazioni il potenziale ribassista della suddetta 'figura'. La soglia (più che altro psicologica) dei 10.000 punti è stata facilmente espugnata ed il compito di frenare la caduta delle quotazioni ora toccherà all'area attorno ai 9.700 punti, area che già in altre occasioni ha evitato il peggio.

Per quanto riguarda la borsa di Tokyo, travolta dalle difficoltà in cui versa l'economia giapponese, l'indice Nikkei225 è riuscito a riportarsi sopra i 12.000 punti, ma è ancora presto per poter tirare un sospiro di sollievo. L'indice è infatti ancora schiacciato al di sotto di una trendline ribassista e solo dopo aver superato quest'ultima fornirà un primo concreto segnale di ripresa. Operativamente resta comunque valido il discorso riguardante un'accumulazione 'in pillole' mediante 'PAC' (piani di accumulo) di durata quinquennale o decennale.

Dopo aver descritto uno scenario a dir poco cupo, proveremo (come sempre), a cercare uno spiraglio di 'luce'. Osserviamo a tal proposito il grafico animato relativo ad alcuni tra i principali titoli telefonici europei:

Grafico animato titoli telefonici europei: TIM, Deutsche Tel., France Tel e Nokia.

Titoli telefonici europei al 16 marzo 2001 (grafico animato)

Dall'esame di questi titoli che spesso anticipano le inversioni del mercato, arriva qualche segnale di conforto. Essi hanno infatti abbozzato un doppio minimo con vistose divergenze positive sugli indicatori di momentum ed il fatto che abbiano resistito abbastanza bene all'ultima zampata dell'orso, depone a favore di una possibile ripresa. Nel caso di France Telecom e Nokia, è ben visibile lo sfondamento (al ribasso) del canale ribassista, cosa che solitamente denota la presenza di un 'eccesso' (bear trap) che anticipa l'inversione. Sappiamo bene quanto sia importante l'apporto di questo comparto per poter sperare in una ripresa.

 

Conclusioni

Nel precedente commento dicevamo che l'avvio di settimana sarebbe stato alquanto difficile... ma eravamo ottimisti. Le cose sono andate peggio di quanto si potesse temere e, come abbiamo visto, ad eccezione dell'indice Comit, i supporti dei nostri indici sono inesorabilmente saltati seminando momenti di panico.

La prossima ottava offre diversi spunti degni di nota, ma l'evento principale è senz'altro la riunione della FED prevista per il 20/3. Quanto sarà 'profondo' l'intervento sui tassi? Come reagirà il mercato, considerando che un taglio dello 0,50% è probabilmente già scontato? Come verrebbe interpretato un taglio di maggiore o minore entità, visto che in questo momento 'il bicchiere è mezzo vuoto'?

Beh, sono tutte domande a cui è veramente difficile rispondere, soprattutto con un mercato così nervoso; ma è proprio questo l'evento che potrebbe determinare il cambio di rotta delle principali borse. Il quadro tecnico dei vari indici è infatti deprimente ed i segnali di ripresa vanno 'cercati tra le righe', con tanta buona volontà, come abbiamo fatto per i titoli telefonici.

Alla luce della distribuzione avvenuta sul Dow Jones (diamante) e delle conseguenze che potranno ancora derivarne, è probabile che per i mercati europei sia giunto il momento si decidere se camminare da soli, senza la balia 'Wally', o continuare ad affondare, passando così da un eccesso all'altro senza riuscire più a ragionare. Ma così è fatta la borsa.

Per concludere, ecco un riepilogo dei supporti e delle resistenze che dovremo tener d'occhio in attesa che gli eventi di cui si è parlato ci diano ulteriori elementi di valutazione:

Supporti 

 Resistenze
Indice Comit   1650, 1600/1590, 1520

 1.700/1.710, 1.760/1.765
Mibtel

 25.500, 24.500

 27.000/27.100
Mib30

36.500, 35.000

 38.800/39.000

Grazie per l'attenzione.

g.r. - 18 marzo 2001

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E' disponibile, un'analisi sul titolo Mondadori (nella rubrica 'Il titolo della settimana' curata da Mario Salvia). Mercoledì prossimo, verrà pubblicata una nuova puntata del corso sui Trading Systems curato da Antonio Pantalena.

 
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