Per Piazza Affari si è conclusa un'altra settimana di passione, caratterizzata da una bruttissima partenza a cui ha fatto seguito una lieve ripresa che ha consentito agli indici di recuperare (per un soffio) i supporti precedentemente violati. Osserviamo subito il grafico relativo all'indice Mib30:

Indice Mib30 daily al 05 gennaio 2001

 

Il trendfilter, l'oscillatore fatto in casa, ora più sensibile a seguito di una leggera 'revisione', continua a mostrare la persistenza del trend negativo. Il segnale è confermato anche dall'Aroon, ma il VHF in leggero arretramento e le divergenze finalmente rilevabili con maggiore evidenza sugli altri oscillatori, rendono il clima meno 'pesante' rispetto alle precedenti ottave. Vediamo infatti che lo Stochastic e l'RSI mostrano delle chiare divergenze ed il ROC, anch'esso divergente, pur conservando ancora il segno negativo, è uscito da un canale ribassista di vecchia memoria.

Nel precedente commento è stato mostrato un grafico dell'indice Mib30, a cui sono stati applicati alcuni studi sui volumi. Seguiamone l'evoluzione osservando l'aggiornamento:

L'OBV, anche se in leggera ripresa, non mostra divergenze positive, ma non ne aveva mostrate neanche in altre occasioni simili. Il Demand Index, molto più sensibile del precedente indicatore, dopo aver toccato in leggera divergenza un'area di supporto che nel passato ha sempre comportato significative reazioni (linea orizzontale tratteggiata blu), ha violato con decisione la trendline ribassista ed appare in ripresa.

In sintesi, possiamo quindi affermare che lo scenario mostra finalmente qualche miglioramento. Ovviamente, i segnali rilevati necessitano di essere confermati nelle prossime sedute ed i nostri indici dovranno riallontanarsi adeguatamemente dai supporti recentemente intaccati (area 42.900/43.000 per il Mib30 e 29.500/600 per il Mibtel). Segnali incoraggianti provengono anche dai grafici candlestick weekly, sui quali sono comparse numerose figure di inversione (molti gli 'hammers'), ma anche in questo caso è necessaria una conferma.

A Wall Street, dopo l'intervento sui tassi operato dalla FED con largo anticipo rispetto ai tempi previsti, gli indici si sono rapidamente risollevati ed il Nasdaq, con una progressione impressionante, ha messo a segno il miglior rialzo giornaliero di tutti i tempi (+14,17%). Anche se la strepitosa performance è stata sciupata dalle successive sedute in 'forte lettera', le aspettative per un nuovo ritocco dei tassi saranno motivo di riflessione per i ribassisti e dovrebbero favorire la ripresa del mercato azionario. Sarà proprio quest'ultimo aspetto quello che molto probabilmente potrà determinare il futuro andamento dei mercati azionari. Se l'evento 'espansivo' verrà giudicato in maniera positiva, quindi come portatore di benefici alle aziende quotate, è probabile che il peggio sia già alle spalle. Se dovessero invece prevalere i timori per una recessione a stelle e strisce, il 'rettangolo' formatosi sui grafici dei nostri indici diventerebbe pesante come un macigno (oltre 5.000 punti per il Mib30) e spingerebbe ancora più in fondo le quotazioni dei titoli tecnologici. Non ci resta quindi che attendere gli eventi, monitorando con la solita attenzione i supporti citati.

Per quanto riguarda la borsa di Tokyo, è generalmente disponibile un commento specifico sulla pagina che accoglie il grafico dell'indice Nikkei225.

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g.r. - 07 gennaio 2001

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