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Il titolo della settimana

 

Tiscali

a cura di: Mario Salvia 

 

Tiscali è destinata probabilmente a passare alla “storia borsistica” di questo Paese, e chissà, perfino alla nostra “memoria storica”, a causa del gran fermento che provocò un pò in ogni classe sociale, anche nelle più lontane da P.za Affari, per la storia di un pezzettino di carta, un’azione, che ognuno, o quasi, aveva potuto acquistare per 9.000 lire e che, pochissimi mesi dopo, di lire ne valeva 250.000 (considerando il successivo split 10:1).

Sappiamo poi tutti cosa è accaduto. La bolla speculativa che ha portato quest’azienda, dopo aver capitalizzato più della FIAT o di Generali, ed aver reso ricco e famoso il suo geniale creatore, Renato Soru, a valere oggigiorno circa 30.000 lire per azione, a bolla scoppiata.

Indubbiamente, però, il fortunatissimo “timing” di quest’IPO (Initial Public Offering), ha segnato le sorti di questa società. In breve, il valore raggiunto dalle sue azioni (e non parlo dei massimi) le ha permesso acquisizioni e partecipazioni azionarie, finanziate con carta che valeva oro, e che hanno portato la società ad espandersi esponenzialmente nel campo degli Internet Service Provider (i cosiddetti ISP), fino a diventare, da sarda che era, una realtà multinazionale, al secondo posto in Europa per numero di abbonati.

Vediamo la sua storia sul primo grafico:

Vedete, evidenziata in blu, la trendline discendente che parte dai massimi; a causa della sua forte angolazione, è probabile che presto essa rappresenterà una resistenza dinamica con cui fare i conti.

Altra ipotesi di trendline discendente, da me preferita, è quella tracciata in trattini rossi, che parte invece dalla spalla successiva al massimo, come consigliano alcuni “classici”. La sua angolazione è evidentemente minore.

A livello di pattern recognition, di cui abbiamo spesso parlato, è evidente come la discesa del titolo sia stata in qualche modo “segnata” dal pattern del triangolo.

Il titolo Tiscali, infatti, nel suo “ridimensionamento”, ha spesso intervallato periodi di minimi crescenti, di cui il principale è quello evidenziato dalla retta blu di maggiore spessore, il cui superamento, ha poi decretato l’accelerazione ribassista, con la rottura della base di un grosso (appunto) triangolo. Altri ne sono evidenti sul cammino del titolo, fino a quello che per ultimo si è formato nelle recenti settimane.

Caratteristica peculiare di queste figure, è che, pur riaffermando il loro carattere “continuativo”, nei confronti del trend in essere, hanno “atteso” il completamento della figura, e non i canonici 2/3 per riprendere il cammino.

Ho inserito le MME a 21 e 55 giorni; è singolare che dopo aver intersecato al ribasso la MME a 55 gg., con il solito ritardo delle MM rispetto ai massimi reali dei prezzi, la mm a 21 gg. non se ne sia mai più riuscita a riportare al di sopra. Da ricordare: probabilmente quando questo accadrà....sarà una conferma!

Degli oscillatori inseriti c’é da dire: l’RSI è rivolto verso il basso e mostra ancora spazi di ribasso; l’altro indicatore di momentum inserito, lo Stocastico, ha recentemente tagliato dal basso in alto la sua media, per però cambiare direzione subito dopo.

Buone notizie vengono invece dagli indicatori di Movimento Direzionale; in particolare, l’Adx sembra aver perso forza nel sostenere il trading discendente, ed ora sembra più propenso a situazioni di trading che al mantenimento d’operazioni “short” al ribasso.

Veniamo al grafico dell’ultimo periodo:

Qui siamo accompagnati dalla MME a 5gg, che in un’ottica di trading veloce, può essere di aiuto; io spesso la uso per le azioni particolarmente volatili come un’approssimazione di un indicatore Stop and Reverse: basta guardare il grafico per verificare come il suo porsi al di sopra o al di sotto del prezzo, sia un indicatore “di direzione” per il breve periodo.

Ho poi inserito le Bollinger Bands per due motivi: il primo, per mostrare come, dopo un apparente aumento di volatilità (cui non sono estranei due recenti reports negativi) *, questo fattore stia di nuovo diminuendo. Il secondo, perché, utilizzando la banda centrale delle BB come una MM a 20 gg., volevo mostrare l’”aggancio” a quest’ultima della MM a 5gg.

Il recente, fallito test della forte resistenza sia statica che dinamica poco sopra i 17 euros, accoppiata al difficile momento di tutte le società del settore ISP, ci fa propendere per un decisivo test, a brevissimo, della trendline ascendente (cateto inferiore del triangolo) che fa da supporto dinamico coincidente anch’esso con un supporto statico, entrambi a quota 15 euros. Il superamento o meno di tale supporto indirizzerà i corsi verso un nuovo test del recente minimo assoluto (cosa che però probabilmente creerà parecchie “divergenze corrette” sugli oscillatori, specie i più veloci), o al contrario, verso un nuovo test della resistenza a 17 euros, che a questo punto potrebbe significare anche un primo attacco alla nuova trendline discendente di breve periodo, creatasi proprio con il fallito test a quota 17, che ha permesso di congiungere tre nuovi massimi decrescenti (cateto superiore del triangolo, in blu), e, quindi, con qualche speranza di riuscita in più.

Solo però il definitivo raggiungimento di quota 18,2 potrebbe proporre a breve targets più ambiziosi, prima a 20 e poi a 22 euros.

L’andamento dei volumi negli ultimi tempi è alquanto incostante, ma complessivamente in aumento, con quantità relativamente superiori nei giorni positivi per il titolo. Divergenze positive sia sull’OBV sia su Demand Index. Il Roc, infine, per farvi immaginare le nuove divergenze positive che si potrebbero creare anche in caso di discesa ancora a 12 euros.

Non tutti i mali vengono sempre per nuocere, anzi, delle volte sono indispensabili premesse per recuperi ben più...corposi.

Sperando che l’analisi riscuota il vs. interesse,

a presto

m.s. 11/03/2001

 

* mi riferisco ai reports di Lehman Brothers e Intermonte Securities di Febbraio. Il giudizio era: sell con target rispettivamente a 10 e 12,5 euros. 

 

 
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