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Sotto la lente

 

St Microelectronics

a cura di: Giuseppe Ruggiero

Dopo una lunga pausa, riprende la rassegna dei titoli quotati sul nostro listino, con una beve scheda analitica su STM, un titolo che desta sempre maggiore interesse negli investitori e che, vista la buona solidità della società, a questi livelli di prezzo, per le sue caratteristiche, può interessare sia i cassettisti che i day-traders.

Osservando il grafico settimanale, salta subito all'occhio l'impressionante rally cominciato nel mese di ottobre 1998 ed esauritosi nei primi mesi dello scorso anno. Da quel momento in poi, è iniziata una lunga fase correttiva che ha gradualmente acquisito maggiore velocità fino a portare le quotazioni del titolo a ritracciare il 61,80% del precedente impulso rialzista. Un livello importante che merita di essere monitorato con attenzione perché, da questo, potrebbe anche partire una significativa reazione.

STM - grafico weekly. Clickare per ottenere il grafico weekly aggiornato.

St Microelectronics - grafico weekly al 2 marzo 2001

 

A dare man forte al suddetto livello di ritracciamento (in blu), è sopraggiunta una fan line (la terza - in rosso) che incrocia il supporto statico a 32 euro circa. Se a ciò aggiungiamo anche il forte picco dei volumi registrato in concomitanza con il recente minimo e l'ipervenduto emerso sugli oscillatori, il sospetto che un rimbalzo possa essere imminente diventa ancora più forte.

Merita senz'altro di essere citato anche il comportamento veramente esemplare della mme a 21 settimane (in rosso), che ha fornito preziosi segnali, fungendo da supporto/resistenza in molte occasioni (soprattutto durante la recente fase ribassista); ad essa rivolgeremo uno sguardo attento anche nel futuro.

Passiamo ora all'osservazione del grafico daily:

STM - grafico daily. Clickare per visualizzare il grafico  daily aggiornato.

St Microelectronics - grafico daily al 2 marzo 2001

 

La fase di declino più significativa è iniziata a settembre dello scorso anno. In due occasioni le quotazioni hanno subìto una forte accelerazione al ribasso, arrestandosi in corrispondenza di 'gaps' formatisi durante il precedente rally rialzista. Tutti i tentativi di reazione si sono poi infranti contro la trendline discendente fino ad incontrare, sugli attuali livelli, per la quinta volta, la base di un canale ribassista, in graduale espansione, ed un supporto statico attorno ai 32 euro. Vorrei precisare che fornisco cifre 'tonde' ed 'approssimate' perché con un titolo così volatile non c'è molto spazio per la pignoleria.

All'ultimo grafico, che mostra l'andamento del titolo negli ultimi nove mesi , oltre agli studi sui volumi, sono stati applicati, DMI+, DMI- e ADX (14).

STM  con studi volumetrici e movimento direzionale. 

St Microelectronics - grafico daily (DMI- DMI+ e ADX14) al 2 marzo 2001

Il picco raggiunto dagli indicatori (praticamente tutti), in occasione del minimo segnato giovedì 1 marzo, denota una situazione di 'eccesso' e spezza una lancia a favore della possibilità di un rimbalzo a breve.

In questo coro di segnali, oserei dire ... piuttosto incoraggianti, non manca però qualche 'nota stonata' che, ovviamente, non possiamo ignorare:

    - c'è ancora un gap non colmato poco sopra i 28 euro;
    - il ROC registra una forte accelerazione del movimento ribassista

 

 

Conclusioni e considerazioni operative

Proviamo ora a raccogliere i tasselli raccolti durante la lettura dei grafici, cercando di ordinarli per definire una possibile strategia operativa.

Abbiamo visto che gli attuali livelli costituiscono un valido supporto statico e dinamico. I vari indicatori ed oscillatori non anticipano segnali di ripresa e mostrano un trend ribassista attivo; però mostrano anche una situazione molto 'tirata' che in precedenti occasioni ha provocato una reazione (vedi mov. direzionale - terzo grafico). Ecco quindi che diventa lecito assumere posizioni rialziste in area 32-34 euro (meglio se su eventuale debolezza) ponendo uno stop-loss, in ogni caso, sotto i 31 euro.

Il 'cassettista' potrebbe successivamente incrementare le posizioni long su eventuale pullback susseguente all'uscita dal canale ribassista (occhio anche alla mme21 weekly). L'investitore più aggressivo potrebbe invece alleggerire o chiudere le posizioni long in prossimità della trendline che delimita il canale ribassista (attualmente poco sopra i 46 euro), per poi rientrare dopo l'eventuale correzione. Resta inteso che, in entrambi i casi, sarà opportuno porre uno stop-loss su eventuale rottura dei 31 euro. In tal caso gli obiettivi sarebbero 28,50/28,20 (gap) e 26 (supporto statico).

Significative variazioni all'attuale situazione potranno costituire motivo di integrazione della suddetta analisi.

Grazie per l'attenzione.

g.r. 4 marzo 2001

 
 
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