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Commento settimanale

 

Commento del 31 dicembre 2001

a cura di

Giuseppe Ruggiero

 

Siamo ormai giunti alla conclusione di un anno borsistico senz'altro caratterizzato da eventi eccezionali, verificatisi oltretutto proprio nel momento in cui il mercato era chiamato a reagire dopo aver toccato l'orlo di un baratro che per Piazza Affari era profondo circa 25 punti percentuali. L'area a 31.500 punti lasciava infatti intravedere un burrone il cui fondo era collocato attorno ai 24.000 punti; sembrava un'enormità, eppure, in poche sedute, l'obiettivo è stato raggiunto a causa del clima di panico generatosi a seguito degli attacchi terroristici alle Torri Gemelle, con tutte le conseguenze che ne sono poi derivate. Il mercato, con il suo consueto cinismo, ha subito approfittato degli eventi per 'ripulirsi' rapidamente, trasformando quella che poteva essere un'inversione ad 'U' in una probabile inversione a 'V'. Gli investitori già provati dal perdurare della fase ribassista, quelli che avrebbero probabilmente 'mollato' gradualmente nell'arco di qualche mese, alla luce di quanto accadeva, si sono affrettati a sbarazzarsi dei titoli caricati in portafoglio, mossi unicamente dal panico, dalla paura di veder 'sfumare' completamente i propri risparmi, in molti casi i risparmi di una vita.

Il crollo è durato fino alle scadenze tecniche di settembre, quando il mercato (e non parlo solo di Piazza Affari) era giunto proprio sul fondo di quel burrone di cui si è detto. Da quel momento in poi, un lungo rally ha riportato le quotazioni al punto di partenza, formando quella 'V' che potrebbe sancire la fine di un incubo per molti investitori.

Nelle ultime due settimane abbiamo assistito ad una fase di consolidamento, tutto sommato salutare, ma occorrerebbe un ulteriore strappo delle quotazioni per poter finalmente superare la trendline ribassista, rimasta tuttora inviolata, e dare così un chiaro segnale d'inversione.

Passiamo la parola ai grafici, partendo dall'Indice Comit:

Indice Comit al 28/12/2001

E' veramente impressionante rilevare come, ancora una volta, le fan lines di lungo periodo, in perfetta sinergia con un supporto statico (in area 1.060) abbiano svolto un ruolo chiave nel contenere la spinta ribassista e generando un probabile modello d'inversione. Il nostro indice ora è alle prese con l'area 1.400, la cui tenuta sarebbe estremamente importante e spingerebbe le quotazioni verso la successiva resistenza in area 1.600/1650.

Passiamo al Mib30:

Indice Mib30 al 28/12/2001

L'indice dei 30 titoli a maggiore capitalizzazione appare in fase di consolidamento in area 30.000 / 32.500, che ora rappresenta un corridoio (attorno all'importante soglia tecnica a 31.500 punti) da monitorare con estrema attenzione in quanto la fuoriuscita da questo range potrebbe generare un'accelerazione del movimento dei prezzi. L'indice non è ancora riuscito a rompere con determinazione la trendline ribassista ed i recenti tentativi sono apparsi abbastanza sterili perché non sufficientemente supportati dai volumi, forse anche a causa del periodo di festività. Estremamente importante quindi la tenuta di area 30000, ma già una rottura al ribasso dei 31.500 dovrebbe rappresentare un primo segnale di 'alert'. Sopra quota 32.500 dovremmo invece rivedere 33.500 prima e 35.000 (altro importante livello tecnico) poi.

Anche gli indici delle altre borse sono in prossimità di importanti soglie tecniche. Vediamo infatti che il Dow Jones IA che è alle prese con quota 10.250, il Nasdaq Composite con l'area 2000/2100 ed il FTSE100 di Londra deve smentire un brutto pullback sotto area 5.400/5.500. Un po' meglio la borsa di Madrid, solitamente in anticipo rispetto a Piazza Affari, che dopo aver replicato il minimo del 1998, dopo una fase di consolidamento, appare abbastanza ben impostata per poter riprendere il cammino rialzista.

Il mercato è quindi nuovamente giunto ad un bivio e dovrà dirci se ha intenzione di tentare un nuovo affondo ribassista, oppure aprire una nuova pagina, lasciandosi alle spalle gran parte dei timori del passato. La formazione di un nuovo minimo sembra francamente improbabile anche perché offrirebbe a quanti erano stati 'espulsi' nello scorso mese di settembre l'opportunità di rientrare nel mercato. Non ci resta quindi che attendere le prossime sedute, monitorando i livelli citati ma con lo sguardo sempre rivolto, inevitabilmente, anche alle borse estere.

L'occasione è gradita per porgere gli Auguri di un Felice Anno 2002 a tutti i Lettori. Grazie per l'attenzione.

g.r. - 31 dicembre 2001

 

 

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