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- Indici
- al 16/02/2001:
Mibtel |
29.134 |
Mib30 |
41.666 |
Comit |
1.830 |
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Commento del
25 febbraio 2001
- a cura di
- Giuseppe Ruggiero
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- Indici
- al 23/02/2001:
Mibtel |
28.069 |
Mib30 |
39.913 |
Comit |
1.764 |
|
Il nostro mercato non ce l'ha
fatta a reggere la spinta dei ribassisti ed i supporti hanno
prodotto soltanto qualche sterile tentativo di reazione intraday.
Dopo la violazione di quota 42.000 del Mib30 (29.000 per il Mibtel
e 1.820 per l'indice Comit) il movimento ha subìto la
temuta accelerazione, puntando con estrema decisione verso i
successivi significativi livelli di supporto che, nel caso del
Mib30, sono individuabili in area 38.800/39.000. Osserviamo
il grafico:
Indice Mib30 daily
al 23 febbraio 2001
Praticamente, tutti
i vari indicatori ed oscillatori sono in assetto negativo,
con il VHF che infierisce mostrando una spiccata direzionalità
del movimento in atto. Il ROC accenna vagamente ad un
possibile rallentamento, ma sappiamo che questo indicatore è
solito segnalare con un congruo anticipo, e spesso in modo deciso,
le inversioni di tendenza.
La recente formazione di nuovi
minimi impone anche una doverosa revisione del conteggio delle
onde secondo la teoria di Elliott. Onda C è ancora in
atto e, salvo ulteriori estensioni, potrebbe esaurirsi proprio
attorno ai 38.800/39.000 punti. Ad essere pignoli, il movimento
avrebbe un obiettivo ancora un po' più profondo, ma l'area
indicata promette di costituire un valido supporto statico (61.8%
di ritracciamento del precedente movimento rialzista e precedente
top del mese di luglio 1998), per cui da lì è lecito
attendersi almeno un rimbalzo verso quota 42.000. Nel frattempo,
monitoreremo con attenzione l'andamento del ROC, perché
un'immediata riduzione della velocità, come già
accennato, potrebbe preludere ad un rimbalzo o addirittura all'inizio
di una nuova fase positiva. In quest'ultimo caso, ci sarebbe
però da fare i conti con una serie di ostacoli abbastanza
ostici come, appunto, le medie mobili in dinamica evoluzione
ribassista e la forte area di resistenza statica a 42.000/43.000
punti.
E' difficile comunque ipotizzare
che Piazza Affari possa camminare da sola, per cui, per risollevarsi,
occorrerà che anche Wall Street faccia la sua parte.
Il riferimento è diretto in particolare al Nasdaq, il cui andamento è fortemente
correlato con quasi tutte le principali borse europee. L'indice
dei titoli tecnologici USA (Composite) nella seduta di venerdì
scorso ha riacciuffato all'ultimo momento il supporto a 2.250/60
punti, ma non è ancora escluso che si possa assistere
ad un nuovo affondo con test a quota 2.020. Da monitorare
anche il cammino del Dow
Jones I.A., sul quale si è formato un gigantesco
diamante che sul grafico weekly appare ancora intatto,
ma ora costituisce ulteriore motivo di preoccupazione.
Tornando ai nostri indici,
il Mibtel mostra una valida area di supporto a 26.750/26.950
(supporto statico e obiettivo onda 5 di C), mentre l'indice
Comit affida le sue difese alle aree 1710/1700 e 1655/1660
(rispettivamente onda cinque di C e supporto statico).
Per quanto riguarda la borsa
di Tokyo, è generalmente disponibile un commento
specifico sulla pagina che accoglie il grafico dell'indice Nikkei225. Ad ogni
modo, anche l'indice della borsa nipponica è giunto a
ridosso di un importante livello di supporto (13.000/12.900)
che, per il momento, ha retto abbastanza bene e gode del favore
di una ridotta direzionalità ribassista, ingrediente necessario
per poter ipotizzare una ripresa.
Conclusioni
Anche questa settimana lo scenario
descritto non è affatto incoraggiante, soprattutto a causa
della elevata velocità del movimento in atto. Occorrerà
attendere un miglioramento del ROC ed una riduzione della volatilità
prima di poter risalire la china con qualche buona speranza.
La settimana che ci attende potrebbe quindi gettare le basi per
un rimbalzo, smorzando la pressione dei ribassisti e generando
un miglioramento del momentum. Se ciò dovesse avvenire,
con i supporti ancora intatti, alla prossima occasione potremo
forse parlare di possibile ripresa.
Grazie per l'attenzione.
g.r. - 25 febbraio 2001
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