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Commento settimanale

 

Commento del 26 marzo 2000

 

Una settimana quasi a senso unico quella appena trascorsa. A parte lo spunto finale, che però è avvenuto senza un'adeguata espansione dei volumi, il mercato è andato rapidamente a testare il forte supporto a 46500 punti riuscendo anche a violarlo nell'intraday. Su quel livello si è poi avviata una reazione che ha consentito il recupero di gran parte del terreno perduto. Apparentemente la bufera sembrerebbe quindi passata, però quanto è accaduto ha lasciato qualche segno che non può essere sottovalutato.

Vediamo il grafico dell'indice Mib30:

Iidice Mib30 daily

Indice Mib30 daily al 24/03/2000

Vediamo che dall'ultima volta che l'indice ha toccato il top del canale rialzista, realizzando il massimo storico, sono stati segnati due massimi e tre minimi decrescenti. Si è praticamente sviluppata un'onda ormai non più classificabile come correttiva, ma di natura impulsiva essendo composta da cinque sub-onde. Potrebbe trattarsi di una 'A' che classificherebbe quindi il rialzo avvenuto venerdì scorso come prima parte (di tre) della 'B' . Ciò significa che, completata la 'B', dovrebbe esservi un nuovo e più deciso attacco al supporto a 46500 punti, (con la partenza di onda 'C'). Altro elemento che certamente non sarà sfuggito è la formazione d'un potenziale 'testa e spalle' con target prima a 41500 e poi a 38600, livello coincidente con il minimo segnato nel mese di gennaio. L'andamento dei volumi e del Demand Index, non consentono si scartare con leggerezza questa eventualità. Lunedì quindi, importante test a 49.000 punti dove, poco sotto, troviamo anche la media mobile a 13 periodi. Una rottura in gap di quest'area di resistenza, col sostegno dei volumi, sarebbe un elemento positivo che migliorerebbe lo scenario precedentemente prospettato, cambiandolo radicalmente se il mercato riuscisse a segnare un nuovo massimo.

Vediamo ora come si è comportato il nostro oscillatore 'fatto in casa' :

Indice Mib30 daily al 24/03/2000

Pur accusando una flessione, il trendfilter si è portato in zona neutrale, evitando il segno negativo grazie ad un filtro che ne invalida i segnali quando vi è una scarsa direzionalità del mercato. L'Aroon è passato in negativo, mentre qualche divergenza sugli oscillatori fa sperare nella continuazione del rimbalzo. La situazione appare quindi alquanto incerta ed ingarbugliata...

Dando uno sguardo al nostro portafoglio virtuale, notiamo che la nostra prudenza è stata ancora una volta premiata. Oltretutto, abbiamo evitato qualche brutto momento di sofferenza.

Performances ottenute dai titoli segnalati da 'trends'
(si è ipotizzato lo stesso peso per tutti)
 

Per la prossima settimana, ai tre titoli già posseduti aggiungeremo anche le Telecom risparmio (vedi rubrica Sotto la lente), che acquisteremo in apertura limitando il prezzo a 7,55 circa con TP a 8,20. E' chiaro comunque che saremo pronti ad uscire dal mercato se dovesse scattare qualche stop-loss.

Segnali contrastanti arrivano anche dalle borse estere. A Wall Street il Dow Jones Ind. nelle ultime sedute ha corso veramente tanto ed ora di trova a dover affrontare col fiatone l'area 11.200, base d'un canale che se riconquistato potrebbe diventare un'area di riaccumulazione. Il Nasdaq sembra aver segnato un doppio top che non promette nulla di buono.

A Tokyo il Nikkei è pronto a ritestare con maggiore forza la resistenza a 20.000 punti ed invita a mantenere le posizioni rialziste. Supporti, resistenze e livelli di stop, sono rilevabili dal grafico daily.

 

Considerazioni operative

Vista l'incertezza del momento e la preoccupazione per le conseguenze d'un eventuale repentino calo dell'indice Nasdaq, continueremo a privilegiare la liquidità e le operazioni 'mordi e fuggi'. L'analisi tecnica ci ha insegnato a rimanere alla finestra quando lo scenario appare poco chiaro e questa sembra l'occasione giusta per farlo. Un picco dei volumi in occasione del minimo di giovedì avrebbe forse suggerito di acquistare con più decisione, ma così non è stato e ci sono troppe altre cose non chiare. Interessante invece l'idea di acquistare put sull'indice Nasdaq ai primi segnali di cedimento dello stesso.

All'occorrenza potranno essere effettuati aggiornamenti infrasettimanali.

Per il Mib30 importante supporto 46500, resistenze di rilievo a quota 49.000 e 51.200

Grazie per l'attenzione

g.r.


Avviso ai frequentatori di TRENDS

 

Commento settimanale

 

Aggiornamento al 23 marzo 2000 - ore 7:30 AM

Dopo una buona apertura con un gap, decisamente brutta la seconda parte della seduta di ieri. Il mercato è andato a chiudere il gap ed ha poi ritestato e rotto la base del canale rialzista attorno a 47500 punti. Il nostro oscillatore 'trendfilter' è ancora a quota zero per cui un pronto rimbalzo (a questo punto probabile) delle quotazioni dovrebbe ricacciarlo in zona positiva o almeno evitare il suo passagio in zona negativa. Operativamente, ai primi segnali di ripresa e sopra quota 47500, potremmo sfruttare il rimbalzo con operazioni 'veloci', magari con CW o opzioni call sul Mib30. Occhio al titolo Generali, giunto esattamente sul supporto. In questo caso si potrebbe anche acquistare uno straddle per tentare di sfruttare un repentino movimento delle quotazioni.

 

Commento del 19 marzo 2000

 

Le numerose divergenze collezionate dai nostri indici nelle ultime due settimane hanno prodotto i loro effetti provocando una repentina correzione che, ad un certo punto, ha creato anche un po' di panico. Il ribasso è stato anche favorito dalla cattiva performance delle altre borse, che pure avevano dato segnali di possibile inversione sui grafici candlestick settimanali. La candela di questa settimana sembra voler confermare i suddetti segnali, almeno per quanto riguarda Francoforte e Parigi, dove di sono completate delle 'evening star formations' e Madrid dove vediamo invece una 'bearish engulfing'. Fino a quando questi segnali non verranno smentiti converrà stare piuttosto alla larga da questi tre mercati.

Il nostro Mib30, come dicevamo, ha ritracciato con una certa decisione, ma è stato ben sostenuto dalla base del canale rialzista in transito poco sopra il forte supporto statico a quota 46.500. Osserviamo il grafico:

Indice Mib30 daily al 17/03/2000

 

Gli oscillatori presi in esame forniscono l'immagine d'un trend momentaneamente assopito. Il toro, dopo una lunga corsa, si è quindi concesso una meritata pausa. In cima al grafico vediamo un oscillatore 'fatto in casa', che ho denominato 'trendfilter', al quale è stato appunto assegnato il compito di filtrare il trend principale per poterne evindenziare i punti d'inversione. L'oscillatore è giunto in prossimità della linea mediana (zero), che delimita il trend rialzista da quello ribassista. Vista la buona affidabilità dimostrata nel passato (grafico sotto), diventa importante seguirne l'andamento nei prossimi giorni. Eventuali cambiamenti in tal senso saranno evidenziati sul grafico daily.

Indice Mib30 daily al 17/03/2000

 

La scorsa settimana abbiamo continuato a vendere ed ancora una volta sembra essere andata bene. La performance del nostro piccolo portafoglio virtuale è leggermente cresciuta, mentre il mercato è arretrato di oltre due punti percentuali.

Performances ottenute dai titoli segnalati da 'trends'
(si è ipotizzato lo stesso peso per tutti)
 

Per la prossima settimana manterremo ancora i tre titoli rimasti, se possibile incrementando la quantità di Pirelli, in caso di conferma degli attuali livelli. Pare proprio che il titolo stia riaccumulando ed il target è abbastanza ambizioso (vedi rubrica sotto la lente). Seguiremo con interesse anche Telecom e Tim.

A Wall Street il Dow Jones Ind. dopo aver riacciuffato quota 10250, ha testato anche la resistenza a 10750. Il test per il momento non è riuscito ed una 'shooting star', visibile sul grafico daily di venerdì, ha ricacciato l'indice sotto la media mobile a 200 giorni e suggerisce la possibilità d'una correzione.

A Tokyo il Nikkei si è riportato all'interno del canale ascendente momentaneamente abbandonato, recuperando quindi quota 19.500, il cui mantenimento invita a rimanere 'lunghi', con stop però sotto i 19.000 punti.

 

Considerazioni operative

Estremamente incerto lo scenario a breve, anche se l'interesse mostrato per titoli 'dimenticati' alimenta speranze sul proseguimento del trend. Effettivamente molti di questi titoli sono stati appena rispolverati e non hanno ancora vissuto il loro momento di gloria. Questo farebbe ipotizzare il raggiungimento del successivo target del TS rovesciato, oltre quota 55.000 del Mib30 (vedi secondo grafico). Occorrerà però prima uscire da questa fase di stallo andando a segnare un nuovo massimo con volumi adeguati. All'occorrenza potranno essere effettuati commenti infrasettimanali.

Per il Mib30 importante supporto a quota 49.000. Resistenza di rilievo a 51.200.

Grazie per l'attenzione

g.r.


 

Commento settimanale

 

Aggiornamento al 16 marzo 2000 ore 11:40 am

Pirelli ha rotto la resistenza a 2,90 con buoni volumi ed vi ha effettuato un pullback ben visibile sul grafico intraday. Si suggerisce di mantenere le posizioni in essere, incrementadole ulteriormente. Target price 3,65 / 4,0 euro.

 

Aggiornamento al 16 marzo 2000 ore 7:40 am

Anche se ieri il target a 46500 punti del Mib30 non è stato raggiunto, un long hammer visibile sui grafici a compressione oraria , formatosi nell'ultima ora di contrattazione, indica per la sessione di oggi la possibilità di un rimbalzo delle quotazioni.

Il Nikkey è rimbalzato sul supporto in area 19.000. Per scongiurare la possibilità che trattasi si un semplice pullback dopo la rottura della trendline rialzista, dovrebbe rapidamente riacciuffare il canale seguito per più di un anno, superando quota 19500. Stessa cosa dicasi per il DJIA che dovrà superare in chiusura i 12.500 punti per poter dare un buon segnale di ripresa.

 

Aggiornamento al 15 marzo 2000 ore 7:45 am

La giornata di ieri ha visto la formazione sui grafici intraday di una figura di continuazione dell'impulso ribassista, proprio a ridosso del supporto a 49.000 punti del Mib30. Oggi dovremmo vederne gli effetti, anche alla luce del pessimo andamento del Nasdaq.
Per quanto riguarda l'operatività, dopo aver venduto le Impregilo (a seguito dello stop posto a 0,64) ed aver acquistato qualche put, rimane ormai ben poco in portafoglio. Potremmo anche tenere le Pirelli, che hanno dato una buona dimostrazione di forza in un momento così negativo, ma alleggeriremo la posizione sotto 2,60 per proteggere i profitti. Per quanto riguarda Tokyo, oggi il supporto a 19.000 punti del Nikkei ha tenuto e potrebbe convenire monitorare ancora tale livello, lasciando quindi aperte le posizioni rialziste.
 
g.r. - 15/03/2000

Commento del 12 marzo 2000

 

I segnali d'incertezza rilevati nel commento della scorsa settimana di sono rivelati sostanzialmente fondati. L' 'hanging man' di lunedì ha provocato una prima reazione in area 49.000, ma il supporto ha svolto egregiamente il proprio compito respingendo le quotazioni nuovamente verso l'alto. Gli ultimi due giorni hanno quindi riportato gli indici ai livelli della scorsa settimana, ma lo hanno fatto maturando ulteriori segnali d'indebolimento del trend. Osserviamo il grafico del Mib30:

Cliccare per ottenere il grafico settimanale.

Indice Mib30 daily al 10/03/2000

 

Comportamento omogeneo su tutto il fronte, da parte degli oscillatori considerati. Il VHF ai minimi, la Pista ciclica, il ROC ed il Money Flow index in arretramento effettivamente non lasciano ben sperare. Elementi positivi invece sono un gap aperto venerdì e l'Aroon. Anche quest'ultimo, che si è ben comportato nel passato, adesso però comincia ad accusare qualche segnale di cedimento (Aroon up).

Dal punto di vista del 'sentiment', a parte qualche timore per il ritorno del Dow Jones sotto quota 10.000 punti, si respira un'euforia generale, alimentata anche dai mass-media. L'attesa per i nuovi collocamenti fa poi il resto...

La scorsa settimana abbiamo scelto di cominciare ad uscire dal mercato per evitare di esporci completamente al rischio che diventa ogni giorno sempre più elevato. Tutto sommato, osservando la seguente tabella, sembra proprio che il mercato per il momento ci stia dando ragione.

Performances ottenute dai titoli segnalati da 'trends'
(si è ipotizzato lo stesso peso per tutti)

In effetti l'indice Mib30 ha segnato un irrilevante progresso (+0,11%); così pure il nostro portafoglio virtuale. Quest'ultimo però era minimamente esposto al rischio, avendo già liquidato gran parte dei titoli in esso contenuti. Per la prossima settimana, continueremo in quest'ottica di graduale alleggerimento delle posizioni, liquidando anche il titolo Eni. Per gli altri titoli seguiremo l'evoluzione degli eventi, chiudendo le posizioni senza esitare in caso di violazione dei relativi supporti. All'occorrenza potranno essere effettuati dei commenti infrasettimanali.

A Wall Street il Dow Jones Ind. non è riuscito a mantenersi all'interno del canale sopra i 10.200 punti, violando al ribasso anche la soglia dei 10.000 ed effettuandovi poi un classico pullback. Un primo valido supporto lo ritroviamo ancora quota 9.700, mentre il target del paventato 'double top' si spingerebbe ben sotto i 9.000 punti, a 8700/8800 circa. Anche il Nasdaq nella giornata di venerdì ha subìto marginalmente il colpo, chiudendo su posizioni invariate, dopo aver segnato l'ennesimo massimo storico.

Anche sui grafici weekly delle altre borse europee dobbiamo rilevare segnali d'incertezza e di possibile correzione. Considerando che questi segnali arrivano in molti casi dopo un lungo rally, sarà prudente non sottovalutarli.

A Tokyo il Nikkei, seppure mostrando qualche segno di stanchezza, procede ancora all'interno del canale ascendente e presenta un buon supporto a quota 19.500. Potremmo mantenere le posizioni rialziste, monetizzando parzialmente i consistenti utili fin qui conseguiti, in caso di violazione di quota 19.500 ed uscendo completamente dal mercato se l'indice dovesse andare sotto i 19.000 punti.

Considerazioni operative

Come già detto la scorsa settimana, adesso si tratta di scegliere tra la possibilità di conseguire ulteriori guadagni sottoponendosi ad un rischio elevato, oppure (alla luce dell'ottima performance fin qui ottenuta) di continuare ad incrementare la liquidità ed attendere un consolidamento per rientrare sul mercato in un momento ritenuto più opportuno. Questo sito sposa la seconda ipotesi e suggerisce un trading selettivo e di breve durata, se necessario facendo anche ricorso a strumenti di copertura del rischio. Ipotizzabile l'acquisto di opzioni put nel caso di segnali negativi rilevati all'inizio della settimana.

Per il Mib30 importante supporto a quota 49.000. Resistenze: 50.500 e 51.200.

Rete neurale Indice Comit (+ settori): neutrale
Rete neurale Mib30 (+ intermarket): neutrale

Grazie per l'attenzione

g.r.

P.S.: ultima settimana per partecipare al sondaggio 'il vostro sentiment', riguardante gli obiettivi del Mib30 e del Dow Jones. Basterà un semplice 'clic' per esprimere il Vostro 'sentiment' e contemporaneamente visualizzare il risultato parziale del sondaggio.


Avviso ai frequentatori di TRENDS

 

Commento settimanale

 

Commento del 05/marzo/2000

Gli indici del mercato italiano hanno tutti raggiunto abbondantemente i rispettivi target minimi previsti. La comparsa di segnali di potenziale inversione sui grafici candlestick (un 'hanging man' giovedì ed un 'doji' venerdì), suggerisce massima cautela. Venerdì scorso infatti, nonostante l'ottimo avvio degli indici americani, sono affiorati segni di stanchezza che hanno costretto il mercato a chiudere la seduta con un segno negativo. Osserviamo il grafico:

Mib30 daily al 03/03/2000

Indice Mib30 daily al 03/03/2000

 

Il ROC ed il VHF indicano un rallentamento del trend, mentre l'Aroon ancora non molla. Anche l'andamento delle due trendlines convergenti (in rosso) indica un probabile esaurimento dell'attuale tendenza. Lo storno potrebbe anche arrivare dopo uno sfondamento della trendline superiore (trappola toro) ma, viste le ottime performances fin qui ottenute, e visto il pericolo legato ad un'eventuale violenta correzione a mercato chiuso delle quotazioni dei titoli del Nasdaq, il gioco potrebbe non valere la candela. Sembra quindi opportuno liquidare gran parte delle posizioni in essere, conservando la liquidità per poi utilizzarla dopo il prossimo storno. Lasciare una fetta della torta nel piatto, quando si corre il rischio di un'indigestione, può essere una cosa saggia.

Proprio nell'ottica d' un alleggerimento del portafoglio, ecco un prospetto riepilogativo dei titoli segnalati da questo sito all'inizio dello scorso mese di febbraio, con le relative performances (è stato ipotizzato l'acquisto ai prezzi di apertura del primo giorno utile dopo la segnalazione ed è stata effettuata la rivalutazione in base ai prezzi di riferimento del 3 marzo). Vediamo quindi quali titoli mantenere e quali invece realizzare già lunedì mattina all'apertura dei mercati:

Performances ottenute dai titoli segnalati da 'trends'
(i titoli hanno tutti lo stesso peso)

Terremo d'occhio anche Olivetti e Tecnost che, se già in portafoglio, potrebbero essere mantenuti. Anche Telecom merita ancora attenzione in quanto il suo target price non sembra ancora raggiunto. Infine, da segnalare Carraro, che ha reagito su un doppio minino a quota 3 euro con volumi sestuplicati rispetto alla media . E' ipotizzabile l'acquisto su eventuale ritracciamento in area 3,01/3,10 ponendo però un rigido stop sotto 2,90.

A Wall Street il Dow Jones Ind. ha recuperato il canale che delimita un potenziale gigantesco doppio top (vedi grafico daily) e sembra voler ritestare la media mobile a 200gg, attualmente poco sopra quota 10600. Nulla sembra invece in grado di fermare la corsa del Nasdaq che ha assunto un andamento quasi verticale. L'euforia è veramente incontrollata ed ormai nessuno più pensa al fatto che la borsa oltre a salire possa anche scendere... Uno storno oltre a riportare una situazione di normalità sui vari oscillatori, servirebbe probabilmente anche a questo.

A Tokyo il Nikkei è ancora all'interno del canale ascendente e presenta un bel supporto a quota 19.500. Potremmo mantenere ancora le posizioni rialziste, fissando lo stop su eventuale rottura di 19.000.

Grazie per l'attenzione

g.r.


 

Commento settimanale

 

Aggiornamento del 01/03/2000 ore 07:30 AM

Gli indici del mercato italiano hanno tutti raggiunto i rispettivi target minini dell'ormai noto 'testa e spalle rovesciato'. Il test di superamento della successiva resistenza, che per il Mib30 è a quota 50.000, per il momento non è riuscito. Nel frattempo sono comparse delle divergenze, che sommate ad una perdita di momentum e di direzionalità, fanno pensare che i motori si stiano spegnendo e che il mercato cominci a procedere per inerzia. Ciò significa che alla prima occasione, alla prima incertezza delle altre piazze, potremmo assistere al momentaneo stop di una corsa il cui peso adesso comincia a farsi sentire. Insomma, Milano non sembra più in grado di brillare di luce propria, eccetto che per temi abbastanza isolati.

Per la verità, il principio di rotazione settoriale a cui abbiamo assistito e l'euforia ritornata a Wall Street grazie al recupero messo a segno dal Dow Jones, sembrano voler smentire a priori questa tesi ma, francamente, per non incorrere nel rischio di chiudere gli occhi e lasciarsi prendere dal vortice dell'euforia, sarebbe forse meglio evitare di sottovalutare questi nuovi segnali rilevati dall'analisi grafica, prendendone invece coscienza ed operando con maggiore cautela. Pertanto, le opzioni eventualmente acquistate a protezione di posizioni 'long', andrebbero ancora tenute, almeno fino al superamento (confermato in chiusura) della citata resistenza.

Per quanto riguarda Wall Street, c'è da aggiungere che per il momento l'indice Dow Jones non ha ancora smentito la formazione d'un gigantesco doppio top, il cui livello di breakout è stato violato a quota 10.250, ed inoltre il Nasdaq è praticamente nelle stesse condizioni del nostro mercato (o forse anche peggio).

Una brutta shooting star su B. Fideuram, invita a prendere profitto su questo titolo.

Cordiali saluti.

g.r.

Commento del 27/02/2000

I supporti precedentemente individuati a 31500 del Mibtel e a 46500 del Mib30 hanno svolto egregiamente il proprio compito, contenendo con decisione il tentativo di discesa delle quotazioni verificatosi all'inizio della settimana appena trascorsa. Dopo due giorni di test, il mercato ha quindi nuovamente imboccato la strada del rialzo, segnando nuovi massimi e raggiungendo approssimativamente il target del 'testa e spalle rovesciato' di cui si è ripetutamente parlato nel passato. Il tutto è avvenuto con una totale indifferenza per il cattivo andamento del Dow Jones Industrial Average, che intanto ha continuato a violare supporti, compreso quello a quota 10.000 che sembrava avere le carte in regola per generare una dignitosa reazione. Nulla di tutto questo; se non vi sarà un pronto recupero del suddetto livello, il successivo obiettivo è individuabile a quota 9700 dove troviamo un supporto statico ed una fan line di Fibonacci.

Mentre si consumava il dramma del blasonato indice americano, tutti gli occhi erano invece puntati sull'altro indice: il Nasdaq. L'indice dei titoli tecnologici continuava infatti a macinare nuovi records, mostrando qualche segnale di debolezza soltanto venerdì scorso quando chiudeva la seduta con un segno leggermente negativo.

Appare quindi evidente l'esistenza d'una stretta correlazione tra il nostro mercato ed il Nasdaq, per cui sarà su questi due indici che focalizzeremo la nostra attenzione, nel tentativo di formulare un'ipotesi sull' andamento futuro del mercato.

Osserviamo il grafico del Mib30:

Indice Mib30 al 25/02/2000

Indice Mib30 daily al 25/02/2000

Come dicevamo, gli indici italiani hanno raggiunto il primo target della figura di 'testa e spalle rovesciato', la cui neck line era stata violata nello scorso mese di dicembre con il successivo pullback (da manuale) all'inizio dell'anno 2000. Questo potrebbe essere un deterrente per quanti volessero continuare a cavalcare il toro. Qualche presa di beneficio, anche alla luce dell'imminente resistenza psicologica a quota 50.000, è in effetti da preventivare. Altro elemento negativo potrebbe essere la situazione americana che, se vedesse anche il coinvolgimento del Nasdaq, diventerebbe preoccupante. Dall'osservazione del grafico del Mib30 si evince comunque che il trend ha ripreso un certo vigore e, per il momento, non mostra evidenti segnali di cedimento.

Passiamo ora ad esaminare i grafici del Nasdaq:

Nasdaq daily al 25/02/2000

Indice Nasdaq daily al 25/02/2000

 

Indice Nasdaq daily al 25/02/2000

 

In questo caso, anche se il trend appare ancora intatto, una perdita di momentum ed alcune divergenze negative invitano maggiormente alla prudenza.

Il mercato sembra quindi giunto ad un importante bivio e le due più probabili alternative potrebbero essere le seguenti:

1 - L'Europa continuerà a camminare da sola, svincolandosi anche dall'andamento del Nasdaq.

2 - Avendo raggiunto un primo importante target rialzista, il nostro mercato approfitterà di un'eventuale correzione del Nasdaq per correggere e consolidare ulteriormente i citati livelli a 46500 del Mib30 e 31500 del Mibtel, per poi ripartire verso più alte vette. Una correzione di tale entità non intaccherebbe affatto il trend rialzista e consentirebbe eventuali aggiustamenti di portafoglio.

Delle due ipotesi, la seconda sembra quella più logica ed i prossimi due-tre giorni dovrebbero fornirci importanti indicazioni in merito. L'idea che un nuovo massimo sia ancora possibile (dopo l'eventuale consolidamento) sembra ancora valida. Che la festa sia definitivamente finita, sembra alquanto improbabile. Molti titoli sono rimasti ancora fermi, altri hanno appena accennato ad una ripresa ed i loro prezzi sono diventati allettanti. Ci si chiede quello che accadrebbe se il mercato invertisse la rotta dopo aver raggiunto questi livelli quasi esclusivamente con i titoli tecnologici. Probabilmente parte del denaro verrebbe destinato all'acquisto dei titoli eccessivamente penalizzati e ciò attenuerebbe la discesa dell'indice. Insomma per il momento niente crolli. Anche l'analisi effettuata secondo la teoria delle onde di Elliott crea l'aspettativa d'un successivo massimo, per cui il sentiment rimane sostanzialmente positivo.

Un rapido sguardo a Tokyo, dove il Nikkei è ancora saldamente all'interno del canale rialzista che lo accompagna ormai da più di un anno. Prossima resistenza a quota 20.000, mentre i supporti sono rilevabili a 19400/19500 e poi a 19200 dove passa la base del suddetto canale in dinamica evoluzione rialzista e dove i più cauti fisseranno uno stop-loss per proteggere i consistenti guadagni fin qui conseguiti. Un livello di stop più largo, per filtrare eventuali false rotture, potrà essere fissato a 18900/19000.

 

Considerazioni operative

L'incertezza del momento suggerisce l'immunizzazione di parte del portafoglio con strumenti derivati, e/o il realizzo di quei titoli che hanno raggiunto i rispettivi TP. Un po' di liquidità, che comunque non dovrebbe mai mancare, farà comodo in caso di consolidamento. In alternativa all'acquisto di opzioni put, può essere presa in considerazione anche la vendita di call sui titoli in portafoglio. Durante la giornata non mancheremo di seguire l'andamento del future sul S&P500, che spesso fornisce utili indicazioni sul possibile andamento (almeno in apertura) della borsa americana. Un recupero di quota 10.000 da parte del Dow Jones riporterebbe una certa tranquillità sui mercati.

All'occorrenza, potranno essere effettuati commenti infrasettimanali.

Grazie per l'attenzione

g.r. 27/02/2000


Commento settimanale

 

Commento del 20/02/2000

Non c'è molto da aggiungere a quanto già detto la scorsa settimana, per cui ho lasciato il precedente commento ancora su questa pagina.

Il mercato ha cominciato a smaltire qualche eccesso, facendolo nel migliore dei modi, cioè senza grossi di traumi. Dopo un avvio di settimana all'insegna del nervosismo, Milano complessivamente ha tenuto bene nonostante la debolezza di Wall Street.

Osserviamo il grafico del Mibtel:

Indice Mibtel daily. Cliccare per ottenere il grafico aggiornato.

Indice Mibtel daily al 18/02/2000

La Pista Ciclica (21gg), indica un eccesso in fase di smaltimento. Notiamo come, anche in altre occasioni, i picchi estremi dell'indicatore abbiano accompagnato (o anticipato) gli eccessi del mercato. Inevitabile anche la divergenza del RSI e l'arretramento dello Stocastico, ma sappiamo che i segnali forniti da questi oscillatori in fase di trend non trovano un utilizzo meramente operativo. La formazione d'un 'doji' sui grafici candlestick settimanali è anch'essa indice d'incertezza e necessita conferma.

Aroon e VHF (visibili sul grafico del Mib30) rimangono però sostanzialmente invariati e ci dicono che il trend primario, pur avendo chiaramente rallentato la sua corsa, è ancora in essere. Riterremo quindi ancora validi i segnali del MACD che non ha ancora incrociato al ribasso la propria 'trigger line'. Operativamente manterremo quindi le posizioni rialziste monitorando con la massima attenzione l'andamento dei primi giorni della settimana. Opereremo selettivamente sui singoli titoli, valutando caso per caso il raggiungimento del target price o, in caso contrario, del livello dello stop. I supporti che dovranno reggere la pressione di eventuali prese di beneficio (possibili anche a seguito della discesa di Wall Street) sono individuabili a 31500/31400, 30500 e 29600 per l'indice Mibtel. A 46500 invece, il primo importante supporto per il Mib30.

Il Dow Jones, come dicevamo in settimana, ha effettuato un brutto pullback sotto la media mobile esponenziale a 200gg ed ha ripreso la strada del ribasso, raggiungendo velocemente un supporto a 10200 circa. Ben più valido però è il supporto presente in area 10.000, la cui tenuta (probabile) getterebbe le basi per una ripartenza del mercato.

Tutto tranquillo invece per Tokyo, dove il Nikkei procede in modo ordinato il suo cammino. Manteniamo ancora le posizioni rialziste, anche se in essere ormai da parecchio tempo, e confermiamo lo stop-loss a 19000.

Grazie per l'attenzione

g.r. 20/02/2000


 

Commento settimanale

 

Aggiornamento al 16/02/2000

Ieri dicevamo che l'eventuale chiusura positiva dell'indice Dow Jones avrebbe consentito il superamento dell'importante resistenza in area 10715/10720 (mme200gg e livello di ritracciamento) e ridato fiducia ai mercati. Il test purtoppo non è riuscito, ed il ribasso di oggi assume invece le caratteristiche d'un pullback sotto la media mobile precedentemente violata al ribasso e proietta nuovamente l'indice americano verso il precedente minimo in area 10400/10450. Anche il ROC (Rate of Change) a 12gg ha fallito l'occasione per entrare di nuovo in zona positiva.

Milano ha vissuto una giornata volatile e l'incertezza è pienamente testimoniata dalla lettura dei grafici candlestick. Per i titoli bancari ed assicurativi è adesso giunto il momento di prendere il 'testimone'. Ad essi toccherà il compito di arginare l'effetto di nuove eventuali prese di beneficio, consentendo così il mantenimento del supporto in area a 31500/31400 del Mibtel (46500 per il Mib30), la cui rottura vedrebbe probabilmente le quotazioni scendere di un ulteriore 3% prima di trovare un nuovo supporto statico (38,2% di ritracciamento del precedente rialzo). Il trend primario non appare ancora intaccato, per cui continueremo a monitorare, facendo attenzione alla comparsa di più evidenti segnali d'inversione.

Il Nikkei ha recuperato quota 19500 e continua a piccoli passi, ma con regolarità, il suo cammino verso quota 20500. Lo stop loss resta sempre a 19000.

 

Aggiornamento al 15/02/2000

Oggi abbiamo assistito a prese di beneficio in tutta Europa ed, ovviamente, ne hanno risentito di più alcuni titoli che avevano maggiormente trainato il mercato al rialzo. Il Mibtel ed il Mib30 sono andati a ricoprire, con volumi in calo, il gap aperto venerdi scorso, formando sul grafico candlestick una 'bearish engulfing' e testando un primo supporto. Il ribasso è servito ad ogni modo a smaltire qualche eccesso e per il momento il trend primario rialzista non appare affatto compromesso. Nel commento del 13/02 avevo suggerito di attendere qualche giorno prima di intraprendere nuove iniziative. Dopo lo storno di oggi, monitorando il future sul S&P500, si potrebbe anche ricominciare ad effetture qualche acquisto selettivo. Procederei anche alla chiusura di eventuali opzioni e/o CW put precedentemente acquistati a protezione delle posizioni long rimaste aperte.

A Wall Street il Dow Jones, dopo aver testato il livello di ritracciamento di Fibonacci corrispondente al 61,8% del precedente impulso rialzista, torna a brillare, chiudendo con un progresso del 1,88% ed arrestando la sua corsa proprio in corrispondenza del livello di ritracciamento superiore (50%), che a sua volta coincide con la MME a 200gg. Il superamento di tale resistenza darebbe probabilmente all'indice americano lo slancio necessario per rientrare nel canale rialzista ed ambire al raggiungimento di nuovi massimi. Molto importante quindi un segno positivo conseguito anche nella giornata di domani

A Tokyo il Nikkei, pur limando i guadagni conseguiti durante la settimana scorsa, rimane all'interno d'un solido canale rialzista la cui base è a quota 19000 circa.

 

Commento del 13/02/2000

La scorsa settimana abbiamo visto finalmente il toro strizzare l'occhio anche ai titoli bancari che hanno così vissuto due giorni di gloria. La vicenda Telecom/Seat PG ha poi di nuovo catalizzato l'attenzione sul settore telefonico, confermando quanto sia pericoloso acquistare sulla notizia. Il titolo Seat, infatti, dopo un lungo periodo di sospensione, è stato servito a quasi sette euro per poi scendere vertiginosamente verso quota 5,50. Non più sfuggirci neanche il fatto che abbiamo cominciato... a camminare con le nostre gambe: il mercato questa volta è cresciuto nonostante il cattivo andamento di Wall Street. Alcuni obiettivi di breve periodo sono stati raggiunti e, secondo alcuni operatori, non ci resta che attendere una correzione.

Il punto in cui è giunto il mercato ripropone un classico dilemma: scala aritmetica o semilogaritmica? Osserviamo a tal proposito le differenze tra le due metodologie applicate all'Indice Comit:

Indice Comit. Cliccare per ottenere il grafico daily aggiornato.

Indice Comit dal 1992 su scala aritmetica.

 

La rappresentazione con scala aritmetica indica che il mercato è giunto in una zona di forte resistenza (top del canale e fan line di Fibonacci), e lo ha fatto però senza aver ancora raggiunto il target del Testa e Spalle rovesciato. L'incertezza è rilevabile anche dal grafico candlestick del Mib30 e del Mibtel. In questo caso, un periodo di consolidamento consentirebbe alle suddette resistenze, in dinamica evoluzione rialzista, di spostarsi verso il target previsto.

Vediamo ora lo stesso grafico a cui è stata invece applicata la scala semilograritmica:

Indice Comit dal 1992 su scala semilogaritmica

In questo caso il top del canale coincide con l'obiettivo ottimale del TS rovesciato, attorno a quota 2300. Considerando la notevole estensione temporale del grafico preso in esame, la seconda rappresentazione sembra quella più appropriata.

Proviamo allora ad esaminare la salute del trend:

Indice Mibtel al 11/02/99. Cliccare per ottenere il grafico daily aggiornato.

Indice Mibtel al 11/02/99

Tutti i nostri indicatori e oscillatori sono impostati al rialzo. Non sono rilevabili divergenze degne di tal nome neanche su RSI, Stochastic e SMI (non rappresentati). In poche parole: il trend mostra ancora una salute di ferro. Molti titoli in ritardo hanno recentemente violato importanti resistenze, in molti casi uscendo da canali ribassisti, per cui sembra improbabile che la festa sia già finita. Ci potrebbe essere indubbiamente un consolidamento ma, come dicevamo anche le scorse settimane, questo non dovrebbe comportare un crollo delle quotazioni e potrà essere quindi utilizzato per ottimizzare la composizione del portafoglio.

L'aumento dei tassi, delle materie prime e tutto il contesto intermarket, indicano ad ogni modo che il mercato sta entrando in una fase 'matura', per cui la soglia dell'attenzione dovrà essere ulteriormente innalzata. Insomma, se vogliamo continuare a cavalcare questo toro, non possiamo certamente farlo abbassando la guardia.

Considerazioni operative:

Non incrementeremo l'ammontare complessivo delle posizioni long (ci limiteremo ad effettuare soltanto qualche aggiustamento) e prenderemo in considerazione l'immunizzazione di parte del portafoglio con qualche 'put'. Lasceremo trascorrere qualche giorno prima di prendere altre iniziative. Daremo uno sguardo a Wall Street, anche se questo in periodo vi è una bassa correlazione con il nostro mercato. Brutta la fuoriuscita del Dow Jones Ind.dal canale con base a 11.000 ed ancora più brutta la violazione della media mobile a 200gg. A Tokyo, il Nikkei procede invece in modo composto all'interno del canale rialzista ed, anche se non è riuscito a superare subito la resistenza attorno a quota 20.000, appare ben impostato e promette nuovi massimi. Buoni i supporti rilevabili a 19500 e 19000 (dove fisseremo lo stop loss).

Grazie per l'attenzione

g.r.

P.S.: non dimenticate di partecipare al sondaggio 'il vostro sentiment', riguardante gli obiettivi del Mib30 e del Dow Jones. Basterà un semplice 'clic' per esprimere il Vostro 'sentiment' e contestualmente visualizzare il risultato parziale del sondaggio. Sarà interessante seguirne l'andamento con il passare del tempo.

Avviso ai frequentatori di TRENDS



 

 

Commento settimanale

 

Aggiornamento al 08/02/2000 ore 23:30

Giornata da incorniciare che merita di essere commentata. L'attesa correzione ieri è puntualmente arrivata ma, proprio perchè considerata una ghiotta occasione d'acquisto, è durata soltanto una giornata. Il toro ha subito ripreso la sua corsa, coinvolgendo questa volta, oltre ai soliti noti, anche altri titoli. Da rilevare che Eni, Bipop ed Aem hanno incrementato il loro valore del 10% circa. Negativi invece, oltre ad Edison, soltanto alcuni bancari ed assicurativi. Sottolineamo anche l'ottima performance di Pirelli Spa, che osserviamo con particolare attenzione perchè inserito nella rubrica 'sotto la lente'. Il titolo, che ieri era salito in controtendenza rispetto al mercato, ha confermato gli ottimi segnali precedentemente forniti, incrementando notevolmente i volumi scambiati. Unicredito, dopo aver rotto... la trendline ribassista di breve periodo, vi si è ridiagiato sopra (pullback) andando così a segnare un nuovo minimo che ha però prodotto numerose divergenze positive, che insieme ad altri segnali fanno ben sperare per la tenuta del supporto attorno a 3,80 euro o, meglio, per un'inversione di tendenza. Non sembra troppo azzardato l'acquisto su questi livelli, ponendo il solito stop il 3% circa sotto il supporto. Anche altri titoli bancari rimasti fermi, come B.Roma, Comit e Mediobanca, portrebbero vedere finalmente un po' di denaro. Occhio a Tiscali, il grafico candlestick ora invita alla prudenza.

A Wall Street, il Dow Jones non è ancora riuscito a recuperare il canale la cui base si trova a quota 11.000, ma ha fornito, sia sul grafico daily che su quello orario, segnali di riaccumulazione. Il Nasdaq continua a puntare verso l'alto, concedendosi raramente qualche pausa. Tranne novità di rilievo, domani potremmo assistere ad un recupero di quota 11.000 da parte del DJ, cosa che sarebbe gradita dai mercati.

A Tokyo il Nikkei è giunto in prossimità della linea mediana del canale ascendente che lo accompagna ormai da più di un anno e si è preso un attimo di respiro prima di affrontare il nuovo ostacolo a quota 20.000, che rappresenta anche una soglia psicologica di non trascurabile entità.

Grazie per l'attenzione

g.r.

 

Commento del 06/02/2000

Il mercato è uscito dalla fase di consolidamento cominciata all'inizio dell'anno e lo ha fatto nel migliore dei modi, cioè con la partecipazione di un nutrito numero di titoli ed i volumi in espansione. I titoli segnalati all'inizio della settimana scorsa si sono infatti mossi bene, ad eccezione di Unicredito che sta ancora testando i supporti. Alcuni di questi titoli, come Autostrade, Ras, Seat PG e Montedison, hanno avuto spunti di considerevole portata.

La settimana appena conclusasi ha visto anche il rialzo dei tassi da parte della FED, seguito a ruota da quello operato dalla BCE. L'entità della manovra (0,25%) era ampiamente prevista dal mercato e non ha provocato effetti negativi immediati. Il mancato mantenimento del supporto a quota 11.000 da parte dell'indice Dow Jones ha però gettato qualche ombra sull'immediato futuro dei mercati, che hanno intanto cominciato a manifestare qualche segnale d'indecisione.

Osserviamo ora il grafico del Mib30:

Mib30 daily. Cliccare per ottenere il grafico aggironato.

Indice Mib30 daily al 04/02/2000

Una candela doji (=babbeo, imbecille), formatasi venerdì scorso sui grafici candlestick degli indici italiani, esprime incertezza da parte degli investitori ed apre la strada ad un possibile ritracciamento delle quotazioni, che potrebbero andare a ritestare il supporto costituito dal precedente massimo in area 43000. Il trend primario appare comunque ancora in piena salute ed in grado di supportare eventuali prese di beneficio. La rotazione settoriale dovrebbe consentire un atterraggio morbido ed un successivo decollo del mercato.

Anche l'osservazione del grafico che rappresenta l'andamento dell'indice Comit (sotto) mostra la ripresa del trend, con il secondo tentativo di breakout della fan line di Fibonacci (in verde) andato a buon fine. Confortante, come dicevamo, l'incremento dei volumi, accompagnato da segnali di riaccumulazione provenienti dai relativi indicatori (OBV e Demand Index). In sintesi, quindi, l'eventuale correzione può essere considerata un'opportunità d'acquisto.

Indice Comit daily. Cliccare per ottenere il grafico aggiornato.

Indice Comit daily al 04/02/2000

 

A Wall Street, mentre il Nasdaq continua a macinare nuovi records, l'indice Dow Jones Ind. , come abbiamo detto, non è riuscito a rimanere sopra il supporto costituito dalla base del canale a quota 11000. Il pronto recupero di tale quota è condizione necessaria per riportare sui mercati la serenità necessaria per la continuazione del rally.

A Tokyo, il Nikkei prosegue il suo cammino all'interno di un canale rialzista la cui base è a quota 18600 e costituisce il livello al di sotto del quale far scattare gli 'stop loss'. Altri supporti degni di nota sono individuabili a 19500 e 19000.

 

Considerazioni operative:

In linea generale, realizzeremo solo gli utili conseguiti con posizioni long su derivati, mantenendo invece aperte le posizioni long sul fisso. Approfitteremo dei momenti d'incertezza per effettuare aggiustamenti di portafoglio, valutando il timing caso per caso, con l'ausilio dell'analisi tecnica. Al momento non sembrano esserci i presupposti per aprire posizioni short.

Supporti: 44000 e 43000 per il MIb30, 29550 e 28800/29000 per il Mibtel.

Grazie per l'attenzione

g.r.

P.S.: non dimenticate di partecipare al sondaggio riguardante gli obiettivi del Mib30 ed il Dow Jones, che troverete sulla pagina dei grafici. Basterà un semplice 'clic' per esprimere il Vostro 'sentiment' e contestualmente verrà visualizzato il risultato parziale del sondaggio. Sarà interessante seguirne l'andamento con il passare del tempo.

Avviso ai frequentatori di TRENDS



 

Commento settimanale

 

Aggiornamento al 03/02/2000 - ore 7:35 AM

Il mercato acquisisce direzionalità (vedi VHF ed Aroon sul grafico Mib30) ed esce dalla fase di stallo. La decisione della Fed, in linea con le attese, non provoca alcuna reazione negativa per cui, al massimo segnato in chiusura dagli indici italiani, dovrebbero seguirne altri. Lo spessore del mercato è migliorato e molti sono i titoli che hanno partecipato al rialzo con buoni volumi. Quasi tutti quelli da noi seguiti si sono già mossi bene ed alcuni di essi hanno ottenuto delle performances di tutto rispetto. Nuovi segnali rialzisti anche dai grafici Point and Figure, Kagi e Three line break applicati all'indice Comit. Rete neurale al rialzo.

A Wall Street il Dow Jones effettua un pullback sulla base del canale recuperato e sembra voler proseguire la sua corsa. Tokyo, in prospettiva della chiusura dell'anno fiscale prevista per fine marzo, continua la sua marcia verso nuovi massimi..

grazie per l'attenzione

g.r.

Aggiornamento al 01/02/2000 - ore 7:40 AM

Il rimbalzo degli indici americani ha ridato ossigeno alla nostra borsa che, ad ogni modo, si era comportata abbastanza bene dopo lo scivolone avvenuto a Wall Street venerdì scorso. Peccato che il Dow Jones non sia riuscito a recuperare il canale precedentemente violato, per cui dovremo attendere il test di oggi per vedere se si è trattato di un semplice pullback o di un'inversione di tendenza.

Per quanto riguarda Milano, tanti piccoli segnali confermano l'idea che l'attuale fase 'laterale' sia una riaccumulazione. Ottimo il comportamento di Enel che non smentisce il ruolo di titolo difensivo. Molti titoli hanno inoltre raggiunto significativi supporti o fornito segnali di possibile ripresa rilevabili dai grafici candlestick (si notano diverse formazioni di 'hammer' ed 'inverted hammer'). Ecco una lista di titoli oggi potrebbero reagire e che varrà la pena di seguire, ovviamente senza dimenticare quanto abbiamo detto per Wall Street:

Autostrade, B. Fideuram, BNL, Eni, Generali, Mediolanum, Montedison, Pirelli Spa (onda 4 ha raggiunto il top della uno), Ras, San Paolo-IMI, Seat PG, Unicredito (che è ripartito dopo la rottura del canale ribassista di breve). Da segnalare anche l'ottima performance di Impregilo (oltre il +15% con forti volumi) che da tempo stava dando segnali si possibile ripresa e che ha fatto praticamente tutto in un giorno.

Buona giornata e grazie per l'attenzione.

g.r.

 

Commento del 30/01/2000

 

E' ormai risaputo della stretta correlazione esistente (soprattutto nelle fasi negative) tra il nostro mercato e quello americano. Poiché i protagonisti dell'ultima onda rialzista sono stati prevalentemente i titoli tecnologici, è venuta fuori con maggiore evidenza una 'nasdaq-dipendenza' di tutte le principali borse mondiali. Per cercare di comprendere meglio quello che accade in questi giorni in cui molti cominciano a temere che l'orso si possa essere svegliato da un lungo letargo, è quindi doveroso dare uno sguardo all'importante indice americano. Ecco il grafico daily:

L'indice Nasdaq daily al 21/01/2000.

Notiamo immediatamente un bel canale rialzista all'interno del quale le quotazioni hanno prevalentemente oscillato negli ultimi due anni. Attorno a questo canale, in verde, sono stati evidenziati due eccessi: quello negativo verificatosi nell'autunno del 1998 e quello positivo iniziato nello scorso mese di novembre e che adesso accenna a ridimensionarsi. In entrambi i casi abbiamo assistito alla formazione di due picchi, il secondo dei quali ha prodotto significative divergenze sui vari indicatori ed oscillatori. Il top del canale è attualmente poco sopra 3400 (poco sotto il livello del 50% di ritracciamento del precedente impulso rialzista) mentre attorno a quota 3100 troviamo la media mobile esponenziale a 200 giorni. Per il momento non sembra quindi il caso di preoccuparsi. Un ritracciamento anche fino a quota 3500 circa, dove, oltre ai citati supporti rappresentati dal livello di ritracciamento ed il top del canale in dinamica evoluzione rialzista, troviamo anche una fan line di Fibonacci, sarebbe assolutamente fisiologico e non coprometterebbe un trend positivo che sembra voler condurre il mercato a segnare nuovi massimi prima di cambiare completamente direzione.

Più brutto invece il grafico dell'indice Dow Jones Ind. che, una volta rotto il supporto costituito dalla base del canale a quota 11000, è andato subito a cercare la media mobile a 200 gg., gettando così qualche ombra sullo scenario positivo che vedeva una riaccumulazione in area 11000/11700. Il canale ed i supporti sono evidenziati sul grafico daily.

La borsa di Milano sembra volersi adeguare al contesto internazionale e, come sottolineato nell'articolo pubblicato la scorsa settimana ha creato aspettative di un consolidamento prima che possa riprendere il trend rialzista. I fortissimi i supporti in area 26500 prima e 25500 poi, dovrebbero reggere egregiamente l'impatto di una nuova eventuale discesa delle quotazioni e costituiscono dei buoni livelli di riaccumulazione. Il grafico candlestick settimanale (sotto) mostra chiaramente l' incertezza vissuta dagli investitori durante le ultime due settimane ed i grafici daily presentano alcune divergenze negative.

Indice Mibtel weekly. Cliccare per ottenere il grafico daily.

Indice Mibtel weekly al 28/01/2000

Il gap formatosi tra la strepitosa performance dei titoli telefonici/tecnologici e quella del resto del listino, ha reso appetibili alcuni titoli 'tradizionali', per cui è ipotizzabile che i flussi in uscita da titoli ipercomprati possano riversarsi su titoli in ritardo, attenuando così la violenza dell'eventuale correzione. Da non trascurare il fatto che il trading online, che sta gradualmente entrando in molte famiglie, dovrebbe portare sul mercato nuova liquidità, anche parte di quella sottratta al mercato obbligazionario che vive un momento poco felice. Insomma, il popolo dei borsini si trasferisce a casa ed in futuro peserà maggiormente sul listino: un elemento su cui vale la pena di meditare, soprattutto perchè il ciclo borsistico si accinge probabilmente ad entrare in una fase abbastanza 'matura'.

Per finire, uno sguardo alla borsa nipponica che vede il Nikkei procedere sempre all'interno di un canale rialzista la cui base è a quota 18600 e costituisce il livello al di sotto del quale far scattare gli 'stop loss'. L'indice, pur presentando qualche divergenza negativa, staziona sopra quota 19000 che al momento costituisce un buon supporto.

Gazie per l'attenzione

g.r.

Avviso ai frequentatori di TRENDS



 

Commento settimanale

 

21/01/2000 ore 7,40 AM

Nuovo exploit per Olivetti e Tecnost. Per quanto possa contare l'analisi tecnica di fronte a 'voci' d'un certo rilievo (acquisti da Microsoft?), per questi titoli il treno è giunto alla stazione (gap seguito da shooting star). I passeggeri più cauti scenderanno; i più coraggiosi continuenno riservandosi si scendere a volo ai primi segnali d'inversione. Una 'dark cloud cover' formatasi sul grafico candlestick, getta ombre anche su Telecom.

Enel ed energetici confermano il ritorno d'interesse degli investitori. Di nuovo negativi Seat e Tim.

Per Unicredito e Pirelli valgono le raccomandazioni di ieri, ovviamente in un'ottica di medio periodo e senza dimenticare gli stop. Per oggi previste le scadenze tecniche che potranno portare volatilità intraday.

A Wall Street, il Dow Jones è rientrato nel canale leggermente inclinato al rialzo e punta verso la base dello stesso.

 

20/01/2000 ore 7,30 AM

Non confermati i segnali di debolezza emersi il giorno precedente su Olivetti e Tecnost. I titoli hanno sofferto all'inizio della seduta, ma hanno poi gradualmente recuperato terreno, chiudendo positivi anche se con volumi in contrazione. Converrà perciò monitorare anche oggi con una certa attenzione.

Seat PG ha continuato a perdere terreno, mentre la TIM ha accennato ad una reazione. Su quest'ultimo titolo converrebbe chiudere eventuali put protettive.

Finalmente un po' di 'luce' per l'Enel che, insieme al comparto energetico, ha fornito segnali di accumulazione.

Doverosa segnalazione per Pirelli Spa che, dopo un precedente breakout con volumi, ha effettuato un pullback esemplare e su questi livelli(2,50/2,55) è lecito suggerire uno strong buy con stop loss sotto 2,30.

Anche Unicredito, che dopo la rottura del supporto a 4,60 ha puntato direttamente al successivo punto di appoggio a 3,80/4,00 euro, ha fornito un segnale di possibile inversione, avallato anche da un bel picco di volumi. Suggerimento operativo: accumulare con stop sotto 3,80.

Buona giornata - gr

19/01/2000 ore 07:35 AM

Ieri confermati i segnali negativi su TIM e Seat PG. Oggi potrebbe toccare ad Olivetti e Tecnost. Si suggerisce di seguire con attenzione i primi scambi, adottando la stessa strategia operativa di ieri.

Grazie per l'attenzione - gr

18/01/2000 ore 07:30 AM

Suggerimento: seguire attentamente l'andamento dei titoli telefonici. Sui grafici candlestick di ieri potenziali figure ribassiste (da confermare oggi). Una partenza in discesa già sarebbe una sufficiente conferma. Chi è 'long' e non vuole uscire dal mercato potrà eventualmente 'immunizzare' i titoli con acquisto di opzioni e/o CW put.

Grazie per l'attenzione - gr



 

 

 

 

Commento settimanale

 

Aggiornamento 6 gennaio 2000

- ore 14:40

Il ribasso di oggi, provocato prevalentemente dalla caduta dei telefonici, francamente non convince più di tanto. E' stato violato il livello di ritracciamento di Fibonacci del 38,20% ma lo scarso spessore del ribasso e l'uscita di dati americani positivi per il mercato azionario, potrebbero anche consentire il recupero di tale livello prima della chiusura del mercato. Si muovono bene i nostri titoli (in particolare Pirelli, BMPS, Unicredito, energetici). Insomma, questa giornata sembra una buona opportunità di acquisto.

- ore 22:30

I grafici Point and Figure, Kagi, Three Line Break e quello lineare relativi all'indice Comit, molto appropriati in questa situazione, sembrano confermare l'avvenuto raggiungimento del target di quello che ha l'aspetto di un pullback in piena regola. Se così fosse, domani si dovrebbe ripartire. Pesa soltanto l'incognita Nasdaq. Staremo a vedere.

Saluti

gr

Aggiornamento del 5 gennaio 2000

Il supporto a 39000 del Mib30 ha deciso di accettare il compito che gli avevamo attribuito nel commento di ieri. L'apertura è avvenuta esattamente a quota 39000 e quel valore ha rappresentato anche il minimo della giornata. La tenuta del supporto, la formazione di un 'inverted hammer' (anche se non proprio perfetto) sul grafico candlestick, nonché il positivo andamento di Wall Street, promettono per domani l'arrivo di una befana generosa (almeno per i rialzisti). Quanti hanno voluto adottare la strategia operativa suggerita ieri da trends, dovrebbero aver chiuso in mattinata tutte le opzioni e/o i covered warrants put posseduti ad immunizzazione del portafoglio ed effettuato acquisti selettivi una volta verificata la tenuta del supporto. Adesso si tratta di monitorare ed attendere che il mercato, in una giornata che vede ancora una volta le banche chiuse, faccia il resto...

La rete neurale sull'Indice Comit settoriale è ancora al rialzo.

Grazie per l'attenzione e.... buon trading on line!

G.R.

P.S.: Nella giornata di domani (6/1), all'occorrenza sarà possibile un commento intraday.

 

 

Aggiornamento del 4 gennaio 2000

Il primo supporto a 41000 del Mib30 è stato appena 'sentito' dal mercato che, dopo un timido tentativo di rimbalzo, ha poi proseguito nella sua discesa alla ricerca d'un punto d'appoggio più solido. A questo punto non ci resta d'augurarci che l'area 39000/39300 faccia bene il proprio lavoro di contenimento e spinga le quotazioni di nuovo verso l'alto. Quella zona rappresenta un importante livello di ritracciamento di Fibonacci nonché un supporto statico dovuto alla memoria d'un precedente massimo storico. Il sistema che stiamo seguendo ha dato il segnale di vendita mentre la rete neurale settoriale sull'Indice Comit (tarata per il medio/lungo periodo) rimane positiva. Nonostante il violento movimento ribassista e la pessima performance di Wall Street, dove il Dow Jones ha raggiunto la base del canale nel quale si muove ormai da parecchio tempo, sembra ancora sostenibile la tesi dell'attesa correzione tecnica (vedi anche i volumi abbastanza contenuti) e ci comporteremo pertanto di conseguenza. Domani dopo un'apertura probabilmente 'pesante', potremmo liquidare le eventuali put (sia CW che opzioni) acquistate per 'immunizzare' il portafoglio ed attendere il test sul citato supporto, intervenendo con acquisti selettivi ai primi segnali di ripresa. Tra i titoli che stiamo seguendo, si sono distinti Banca MPS e Pirelli Spa, in netta controtendenza. A tal proposito Vi preannuncio che è in corso la preparazione d' un approfondimento (rubrica 'sotto la lente') proprio sul titolo Pirelli, per il quale appare ormai più che lecita un'aspettativa positiva.

G.R.

Aggiornamento del 3 gennaio 2000

La tanto attesa correzione è arrivata. Dopo quell'ultimo gap, il mercato è come se avesse spento il motori e proseguito la sua corsa per inerzia, grazie alla notevole velocità precedentemente acquistata. Ma, nonostante la violenza del ritracciamento e la 'bearish engulfing' formatasi sul grafico candlestick, il nostro sistema non ha ancora generato il fatidico segnale di vendita e il trend non appare ancora compromesso. Validi livelli di supporto sono individuabili a quota 41000 e 39000/39300 del Mib30. Quest'ultimo supporto, che se raggiunto ci vedrebbe compratori, appare particolarmente coriaceo e dovrebbe riuscire a contenere la pressione dei ribassisti. Continueremo a monitorare, aggiornando il commento all'occorrenza.

A causa della mancata ricezione dei dati EOD, i grafici daily sono aggiornati solo parzialmente.

G.R.

 

Commento del 2 gennaio 2000

Un brillante rally finale, durato più due mesi (a dispetto del temuto 'bug'), ha consentito alla nostra borsa di recuperare il terreno perduto rispetto alle altre piazze, chiudendo l'anno con la soddisfacente performance del 22%. Il grafico seguente mostra appunto i risultati ottenuti dalle principali borse, nonchè dal nostro BTP future (purtroppo in zona negativa), e ben evidenzia il colpo di coda finale dell'Indice Comit.

Performances principali borse a confronto. In negativol il BTP Future

Performances delle principali borse a confronto

 

Nonostante la comparsa delle prime divergenze negative, il nostro mercato, trascinato in particolar modo dal comparto assicurativo, ha continuato la sua corsa segnando nuovi massimi. La presenza d'una fan line di Fibonacci, un gap seguito da quattro candele che hanno formato una sorta di 'deliberation pattern' (meglio visibile sul Mibtel) e le persistenti divergenze negative, denotano che il mercato, in un'ottica di breve periodo, è entrato in una fase di maturità e d'incertezza e che diventa sempre più auspicabile una pausa d'assestamento. A questi segnali fanno però eco quelli ancora positivi provenienti dalla rete neurale settoriale, dalle medie mobili tutte orientate al rialzo, nonché da alcuni oscillatori (tra cui l'Aroon rappresentato nel grafico sottostante) che non mostrano ancora segnali di cedimento del trend in atto. Praticamente siamo in una fase ancora positiva ma che necessita di essere monitorata con particolare attenzione. Già lunedì dovremmo avere preziose indicazioni sulle intenzioni del mercato. Continueremo a seguire l'evoluzione degli eventi e, a tal proposito, 'trends' ha approntato un semplice sistema di trading basato sull'indicatore 'MACD' che trova una valida applicazione in questa fase di 'trending'. In overlap un 'Moving Average Ribbon', composto da dodici medie mobili su diversi periodi (da 5 a 60 gg - step 5) che forniscono ulteriori utili indicazioni. Per il momento il sistema ha generato soltanto un segnale di 'alert' dovuto all'ipercomprato, cosa già avvenuta a quota 39000 ma poi non confermata con un 'sell'. Utilizzeremo il prossimo segnale di vendita per chiudere le posizioni rialziste sugli indici (ad es. i call covered warrants), ma non per aprire posizioni 'short'. Vista l'importanza dell'attuale momento, il suddetto sistema verrà riproposto quotidianamente, sostituendo il relativo grafico daily ed, a partire da lunedì sera, sarà ottenibile anche semplicemente cliccando sul grafico sottostante.

 

Il Mib 30 daily

Indice Mib30 daily al 30/12/99 con MACD e Moving Average Ribbon

 

Strategia operativa

Continueremo a monitorare con attenzione le posizioni rialziste ed aprofitteremo di eventuali correzioni per acquistare e/o effettuare aggiustamenti di portafoglio. Mentre i telefonici hanno corso tanto e cominciano a mostrare qualche segnale di stanchezza, altri comparti, come quello assicurativo, solo da pochi giorni hanno fornito segnali di acquisto. In notevole ritardo anche gli energetici ed alcuni bancari come Unicredito e Banca MPS. Altro titolo da seguire Pirelli Spa, che dopo aver finalmente effettuato con gap e volumi il breakout della trendline ribassista di lungo periodo, ha effettuato sulla stessa un pullback e da questa potrebbe ripartire al rialzo. Possiamo quindi dire che sembra ormai avviata la tanto sospirata rotazione settoriale che dovrebbe notevolmente attenuare le correzioni del mercato. Acquisteremo eventualmente opzioni o covered warrants put solo in un'ottica di copertura del portafoglio, perchè mettersi contro questo mercato è estremamente pericoloso.

Per quanto riguarda i mercati esteri, a Tokyo il Nikkei non ha tradito le nostre aspettative ed ha ripreso il suo cammino verso la linea mediana di un solido canale rialzista (a 19700 circa) la cui base adesso è a quota 18500/18600, livello da utilizzare come stop loss in caso di arretramento dell'indice. Nuovi massimi anche a Wall Street, dove il Dow Jones si trova in prossimità del top del canale nel quale si era precedentemente sviluppato il triplo massimo che aveva poi generato una correzione fino a quota 10.000. Anche in questo caso sarà importante vedere in quale direzione andranno i primi passi compiuti nel nuovo millennio.

Colgo l'occasione per ringraziare i tantissimi lettori che hanno seguito questa rubrica da quando essa è nata (settembre 1999) e spero nel futuro di poter ancora offrire loro motivi validi per continuare a seguirla.

Grazie per l'attenzione ed a tutti l'augurio d'un felice e prospero anno nuovo.

G.R.


All'occorrenza sarà possibile un aggiornamento infrasettimanale, evidenziato sulla Home Page di TRENDS tramite il testo scorrevole utilizzato per notificare novità e comunicazioni di vario genere.

N.B.: I grafici daily verranno aggiornati quotidianamente, in tarda serata.


 

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