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Commento settimanale

 

Commento del 7 maggio 2000

 

Dopo aver superato con estrema decisione la media mobile a 54gg e la resistenza a 46500 punti, l'indice ha poi continuato in un trading range di circa 800 punti, appena sopra un gap non colmato che ora costituisce un supporto ma che è anche elemento di riflessione (probabile isola d'inversione?). Poco sopra la suddetta area di congestione troviamo la neck-line, tracciata sui prezzi di chiusura, del testa e spalle ribassista già più volte citato nel passato. Nel commento precedente avevo evidenziato che il pericolo di nuovi minimi non era ancora scongiurato. Nonostante la settimana sostanzialmente positiva, il giudizio rimane tuttora invariato. Esaminiamo il grafico del Mib30:

Mib30 daily al 05/05/000

Indice Mib30 daily al 05/05/2000

Il trendfilter, l'oscillatore 'fatto in casa' in fase avanzata di sperimentazione, non è riuscito a passare in area positiva a causa d'un filtro che ne invalida i segnali operativi in assenza di direzionalità. Il suo anticipatore (la linea tratteggiata in blu), ha mancato il raggiungimento dei valori massimi, cosa che invece è solitamente avvenuta in occasione di precedenti inversioni di tendenza. L'Aroon è migliorato mentre il VHF (Vertical Horizontal Filter) indica la totale assenza d'un trend definito. L'RSI (5), e lo Stocastico (5,3,3) sono in fase di rientro dai precedenti massimi, mentre il ROC rimane positivo. Anche le Fan lines stanno giocando la loro partita e, se la seconda di queste (in rosso) ha supportato il trend in fase di discesa, la prima ora costituisce un ulteriore ostacolo alla risalita dell'indice. A proposito delle Fan lines, vediamole applicate all'Indice Comit daily:

Indice Comit daily al 05/05/2000. Clickare il ottenere il grafico storico con le Fan lines di Fibonacci.

Indice Comit daily al 05/05/2000

La prima Fan line di medio periodo (in verde) ha già respinto il trend in tre occasioni ed ora è lì, poco sopra i 2.000 punti, in corrispondenza d'un importante livello di ritracciamento (50% del precedente ribasso) ad ostacolare la risalita delle quotazioni. I volumi continuano gradualmente a diminuire, a testimonianza della scarsa convinzione degli investitori circa la continuazione del rialzo. Brutto anche il grafico candlestick.

Per quanto riguarda l'estero, la borsa di Tokyo è rimasta chiusa per quasi tutta la settimana, ed il Nikkei è rimasto fermo al di sotto dei 18.600 punti, dove troviamo la media a 200gg in coincidenza d'una resistenza statica. A Wall Street il Dow Jones Ind. ha continuato a perdere momentum, gli oscillatori sono negativi ed alcuni di questi hanno effettuato un brutto rimbalzo sotto la linea mediana delle rispettive bande d'oscillazione. Le aspettative inflazionistiche, confermate anche dai dati pubblicati durante la scorsa settimana, non aiutano a coltivare l'ottimismo e la 'broadening' precedentemente citata, sta gradualmente formando un diamante. La rottura di quota 10.300 proietterebbe rapidamente il mercato verso i 9.700 punti, mentre l'improbabile superamento di 11.200 spingerebbe il mercato verso nuovi massimi. Il Nasdaq si trova ancora all'interno d'una fase di congestione di probabile natura ribassista, che dovrebbe quindi comportare la formazione di nuovi minimi.

Colgo l'occasione per sottolineare che su questo sito, tramite la rubrica 'USA on-line' (in corso di ulteriore ristrutturazione), è possibile seguire in tempo reale l'andamento dei mercati americani, con grafici interattivi intraday completamente personalizzabili. A fine giornata è inoltre disponibile un commento daily ai mercati USA, realizzato con la collaborazione di 'Zachs Research'.

 

Considerazioni operative

La scorsa settimana ci eravamo proposti di svuotare completamente il portafoglio ai primi segnali di debolezza. Questi segnali sono sopraggiunti mercoledì mattina ed in quell'occasione avremmo dovuto procedere alla liquidazione di tutte le posizioni rialziste, aprendo contestualmente posizioni ribassiste mediante l'acquisto di CW e/o opzioni put. Stessa cosa dicasi per gli indici americani, dove però le cose sono andate meglio, in quanto i Dow Jones ha già ripiegato con una certa decisione comportando un buon incremento dei derivati acquistati. Anche se Milano ha mantenuto la soglia dei 47.000 punti, per la prossima settimana converrà monitorare l'andamento per qualche giorno, ponendo uno stop sopra i 48.500 punti. Sopra quel livello infatti lo scenario cambierebbe notevolmente. Sembra opportuno mantenere le posizioni ribassiste anche sugli indici americani (attenzione alla scarsissima liquidità per i CW put sul Nasdaq) confidando nella possibilità d'una accelerazione del movimento ribassista. A supporto dell'idea di uno scenario negativo, va considerato anche l'andamento dei titoli a reddito fisso. Questi hanno vissuto il loro momento di maggiore gloria durante la primavera dello scorso anno e sappiamo bene che al declino dei bond segue quello delle borse. Per la verità saremmo già abbondantemente in ritardo, ma tale ritardo può essere ampiamente giustificato dalla presenza di variabili assolutamente nuove come Euro e new economy.

Considerazioni operative, se possibile anche intraday, potranno essere effettuate durante l'arco della settimana e coloro che sono iscritti alla 'mailing list 'avvisami' (gratuita), saranno immediatamente avvertiti dei nuovi aggiornamenti apportati a questa rubrica.

 Indice

 Supporti

 Resistenze
 Mib30
47.000/46.500, 44.000
47900/48.000, 48500
 Indice Comit

1970, 1920, 1800/1820

2010/20

Grazie per l'attenzione

g.r. - 7 maggio 2000



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