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               Una volta definito il progetto
              in tutti i suoi aspetti (ideazione, codifica e definizione delle
              aspettative), possiamo procedere alla fase di test, la quale
              mira a verificare se il comportamento del sistema è in
              linea con quanto da noi previsto o ipotizzato. A tal fine è
              innanzitutto necessario disporre di una o più serie di
              dati ai quali applicare le nostre regole di acquisto/vendita.
              Per quanto possa sembrare un elemento di minor rilievo in tutto
              il processo di sviluppo di un sistema, il tipo e la qualità
              delle serie storiche impiegate per la fase di test hanno un'importanza
              essenziale ai fini di una corretta valutazione del comportamento
              del trading system. Anche qui, come in molti altri casi della
              vita direi, vale la regola "garbage in - garbage out":
              la qualità dei dati utilizzati si riflette sulla qualità
              dei risultati ottenuti. Spesso capita di incontrare serie dove
              il prezzo di chiusura di alcuni periodi coincide con l'apertura,
              il massimo ed il minimo del periodo stesso o dove i volumi sono
              nulli; il computer, in questi casi, non sarebbe in grado di rilevare
              l'anomalia ma registrerebbe, ad esempio, un calo della volatilità
              o della liquidità del titolo. Questo accade non solo con
              i dati reperibili gratuitamente sulla rete ma, purtroppo (sigh!),
              anche con dati ottenuti dietro pagamento! E' indispensabile,
              quindi, prima di procedere al test, verificare l'integrità
              della serie storica utilizzata. Non vorremo di certo rischiare
              di implementare un sistema che appare vincente solo grazie alle
              distorsioni generate dai dati da noi impiegati! I dati analizzati possono provenire
              da qualsiasi mercato, azionario, obbligazionario, valutario o
              dei derivati: i trading systems, studiando semplicemente l'evoluzione
              dei prezzi, senza prestare particolare attenzione a fattori di
              tipo fondamentale, possono essere, così, destinati alla
              definizione dell'operatività relativa a qualsiasi bene
              o diritto scambiato in maniera continuativa. Nel caso in cui,
              però, oggetto dei nostri investimenti siano contratti
              a termine bisogna prestare particolare attenzione ad una difficoltà
              derivante dalle loro caratteristiche: essi, infatti, sono quotati
              per periodi brevi e contemporaneamente su scadenze differenti;
              si pone la necessità, quindi, di stabilire di quale contratto
              considerare le quotazioni e come ottenere una serie storica più
              lunga della vita di un singolo contratto. A tal proposito vengono,
              in genere, proposti, quattro metodi alternativi: 
                Actual contract series
                (o Gann contract): in
                questo caso viene scelto un unico contratto e si considera sempre
                e soltanto quello; alla sua scadenza si farà riferimento
                alle quotazioni del contratto che scade lo stesso mese dell'anno
                successivo. Questo metodo presenta due limiti. Il primo è
                relativo al roll-over, ossia l'operazione di liquidazione delle
                posizioni e della riapertura di nuove, dello stesso segno, su
                di un nuovo future, effettuata dai traders che vogliono mantenere
                le posizioni in essere quando un contratto è in scadenza.
                Nel passaggio da un future ad un altro verrebbe registrato nella
                serie dei prezzi un gap dovuto al premio (o allo sconto) che
                il nuovo contratto presenta nei confronti del contratto in scadenza;
                se il sistema non possiede una routine che liquida le posizioni
                in prossimità della scadenza e ne apre di nuove dopo il
                roll-over, il test attribuisce all'operatore rialzista un guadagno
                inesistente in caso di gap-up o una perdita inesistente in caso
                di gap-down. Il secondo limite consiste nel fatto che i futures, in genere,
                presentano una liquidità di rilievo solo negli ultimi
                tre o quattro mesi di vita, mentre prima le contrattazioni sono
                quasi inesistenti; gran parte dei prezzi facenti parte della
                serie storica, quindi, avrebbero un significato quasi nullo.
 
Nearest contract: con questo metodo sono rilevati i
                dati della scadenza più vicina, per poi passare al contratto
                successivo quando quello utilizzato giunge a termine. Questa
                procedura permette di effettuare test su prezzi relativi sempre
                al contratto più liquido. Resta, qui, il problema della
                distorsione generata dai gaps; inserita una procedura che simula
                l'effettuazione del roll-over, c'è da stabilire quando
                questa operazione debba essere effettuata. Ipotizzare che ciò
                accada l'ultimo giorno di vita del contratto può risultare
                inopportuno in quanto alcuni futures sono troppo poco liquidi
                i giorni precedenti la scadenza. Babcock suggerisce di far coincidere
                il giorno del roll-over con il giorno in cui l'open interest
                del future in scadenza diventa inferiore a quello del future
                successivo. Murphy, invece, propone di impiegare i volumi anziché
                l'open interest come parametro di riferimento.
Continuous contract: il metodo del Nearest future presenta
                ancora un limite: i gaps mantenuti all'interno della serie dei
                prezzi possono sottintendere dei movimenti tali da far scattare
                alcuni segnali del sistema. La variazione dei prezzi, essendo
                dovuta al semplice passaggio da un contratto ad un altro, avrebbe
                dovuto, invece, essere trascurata in termini di analisi. Al fine
                di evitare che i sistemi generino falsi segnali in seguito alla
                presenza di gaps da roll-over una procedura adottabile è
                quella del continuous contract o spread-adjusted price series.
                Questa consiste sostanzialmente nell'aggiustamento o rettifica
                dei dati passati in modo che questi risultino compatibili con
                i livelli dei prezzi del nuovo contratto. I metodi di rettifica
                della serie sono due: quello additivo e quello moltiplicativo.
                Nel primo caso ai dati passati viene aggiunta la differenza esistente
                tra le quotazioni dei due contratti il giorno del roll-over (più
                o meno la somma cumulata dei fattori di aggiustamento relativi
                ai precedenti roll-overs). La seguente tabella mostra i prezzi
                di chiusura di un "ipotetico" Fib30, contratti scadenza
                Marzo e Giugno. Supponiamo di realizzare il roll-over proprio
                alla scadenza; come possiamo osservare, il 15 Marzo la differenza
                tra le chiusure di Giugno e Marzo è di 320 punti. Prima
                di attaccare alla nostra serie i prezzi di Giugno, quindi, dovremo
                rettificare i valori della serie finora utilizzata, ossia i prezzi
                di Marzo. La nuova serie si otterrà, allora, aggiungendo
                alle chiusure di Marzo 320 punti. Otteniamo, così, la
                serie rettificata:
               
                
 
                  
                    | Giorno | MARZO | GIUGNO | Serie rettificata | ROC | ROC rettif. |  
                    | 15/02 | 37510 | 38705 | 37830 |  |  |  
                    | 16/02 | 37780 | 38895 | 38100 |  |  |  
                    | 19/02 | 38060 | 39050 | 38380 |  |  |  
                    | 20/02 | 37775 | 38880 | 38095 |  |  |  
                    | 21/02 | 37815 | 38920 | 38135 | 0,813 | 0,806 |  
                    | 22/02 | 37860 | 39195 | 38180 | 0,212 | 0,210 |  
                    | 23/02 | 38135 | 39250 | 38455 | 0,197 | 0,195 |  
                    | 26/02 | 37935 | 38950 | 38255 | 0,424 | 0,420 |  
                    | 27/02 | 38285 | 38990 | 38605 | 1,243 | 1,232 |  
                    | 28/02 | 38505 | 39125 | 38825 | 1,704 | 1,689 |  
                    | 1/03 | 38625 | 39470 | 38945 | 1,285 | 1,274 |  
                    | 2/03 | 38370 | 39300 | 38690 | 1,147 | 1,137 |  
                    | 5/03 | 38565 | 39435 | 38885 | 0,731 | 0,725 |  
                    | 6/03 | 38620 | 39580 | 38940 | 0,299 | 0,296 |  
                    | 7/03 | 38360 | 39550 | 38680 | -0,686 | -0,680 |  
                    | 8/03 | 38645 | 39590 | 38965 | 0,717 | 0,711 |  
                    | 9/03 | 38965 | 39965 | 39285 | 1,037 | 1,029 |  
                    | 12/03 | 38695 | 39640 | 39015 | 0,194 | 0,193 |  
                    | 13/03 | 38755 | 39745 | 39075 | 1,030 | 1,021 |  
                    | 14/03 | 39095 | 39840 | 39415 | 1,164 | 1,155 |  
                    | 15/03 | 39410 | 39730 | 39730 | 1,142 | 1,133 |  
                    | 16/03 |  | 39800 | 39800 |  |  |  
                    |  |  |  |  |  |  |  Tabella 1: Continuous
              contract realizzato con il metodo additivo
                Ovviamente, quando andremo
                ad attaccare le quotazioni del contratto di Settembre alla nostra
                serie, i valori di Marzo che andremo a rettificare saranno quelli
                della serie già rettificata, non quelli fatti dal contratto
                prima della sua scadenza. Così i valori "reali"
                saranno solo gli ultimi della serie mentre quelli passati saranno
                il frutto di una o più rettifiche.Questo metodo di aggiustamento ha il vantaggio di lasciare immutati
                i rapporti infragiornalieri (quelli tra massimo, minimo e chiusura)
                ma ha il grave inconveniente di alterare quelli intergiornalieri
                (quelli, cioè, tra i valori di sedute successive), modificando
                così, non solo le relazioni tra i prezzi, ma, di conseguenza,
                anche i risultati forniti dai vari indicatori tecnici. Consideriamo,
                ad esempio, le chiusure del 26 e del 27 Febbraio: la variazione
                percentuale è stata dello 0.923%; la stessa variazione,
                sulla serie rettificata, diviene pari allo 0.915%. Queste alterazioni
                si riflettono sul calcolo di alcuni indicatori. Nella nostra
                tabella abbiamo anche messo a confronto il ROC a 5 giorni calcolato
                sulla serie originale di Marzo e sulla serie rettificata: si
                può notare come i valori risultino differenti.
 Per evitare che fenomeni di questo tipo si verifichino si ricorre
                al secondo metodo di rettifica, quello moltiplicativo, dove si
                moltiplica la serie di dati passati per il rapporto tra le quotazioni
                dei due contratti il giorno del roll-over. In tal modo le relazioni
                tra i prezzi vengono lasciate intatte.Ritorniamo al nostro esempio:
 
 
 
                  
                    | Giorno | MARZO | GIUGNO | Serie rettificata | ROC | ROC rettif. |  
                    | 15/02 | 37510 | 38705 | 37815 |  |  |  
                    | 16/02 | 37780 | 38895 | 38087 |  |  |  
                    | 19/02 | 38060 | 39050 | 38369 |  |  |  
                    | 20/02 | 37775 | 38880 | 38082 |  |  |  
                    | 21/02 | 37815 | 38920 | 38122 | 0,813 | 0,812 |  
                    | 22/02 | 37860 | 39195 | 38167 | 0,212 | 0,210 |  
                    | 23/02 | 38135 | 39250 | 38445 | 0,197 | 0,198 |  
                    | 26/02 | 37935 | 38950 | 38243 | 0,424 | 0,423 |  
                    | 27/02 | 38285 | 38990 | 38596 | 1,243 | 1,243 |  
                    | 28/02 | 38505 | 39125 | 38818 | 1,704 | 1,706 |  
                    | 1/03 | 38625 | 39470 | 38939 | 1,285 | 1,285 |  
                    | 2/03 | 38370 | 39300 | 38682 | 1,147 | 1,148 |  
                    | 5/03 | 38565 | 39435 | 38878 | 0,731 | 0,731 |  
                    | 6/03 | 38620 | 39580 | 38934 | 0,299 | 0,299 |  
                    | 7/03 | 38360 | 39550 | 38671 | -0,686 | -0,688 |  
                    | 8/03 | 38645 | 39590 | 38959 | 0,717 | 0,716 |  
                    | 9/03 | 38965 | 39965 | 39281 | 1,037 | 1,037 |  
                    | 12/03 | 38695 | 39640 | 39009 | 0,194 | 0,193 |  
                    | 13/03 | 38755 | 39745 | 39070 | 1,030 | 1,032 |  
                    | 14/03 | 39095 | 39840 | 39412 | 1,164 | 1,163 |  
                    | 15/03 | 39410 | 39730 | 39730 | 1,142 | 1,143 |  
                    | 16/03 |  | 39800 | 39800 |  |  |  
                    |  |  |  |  |  |  |  Tabella 2: Continuous
              contract realizzato con il metodo moltiplicativo
                In questo caso il rapporto
                tra le chiusure presentate da i due contratti il 15 Marzo è
                pari a 1.00812; moltiplicando per tale valore la serie dei prezzi
                di Marzo si ottiene la serie rettificata illustrata in tabella.
                Ricalcolando il ROC si può notare come questo sia praticamente
                allineato con i valori pre-rettifica; i leggeri scostamenti sono
                sostanzialmente legati agli arrotondamenti che ho effettuato
                sui valori rettificati, ai fini di una maggiore intelligibilità
                della tabella.Anche il continuous contract ha, però, dei limiti. Innanzitutto
                non riflette il livello reale dei prezzi; in secondo luogo, non
                rendendo più necessaria la simulazione dei roll-overs,
                tende a sottostimare il numero delle operazioni e a sovrastimare
                la durata delle operazioni e, di conseguenza, il rapporto tra
                utile medio e perdita media. Questo aspetto ci sarà più
                chiaro quando affronteremo le problematiche relative a utile
                e perdita media.
 
 
                Perpetual contract: questa metodologia, ideata da Robert
                Pelletier, consiste nel considerare i prezzi di un contratto
                "ideale" in scadenza un numero di giorni fissi dalla
                data in cui viene rilevata la quotazione, che viene definita
                per interpolazione, considerando i prezzi del contratto in scadenza
                e del successivo. Supponiamo che il prossimo contratto scada
                tra 50 giorni e quoti 38000 punti e che il successivo, in scadenza
                tra 110 giorni (il numero di giorni è approssimativo e
                utilizzato ai soli fini esemplificativi), quoti 39500 punti;
                nel caso in cui decidiamo di utilizzare un contratto che abbia
                una scadenza fissa di 70 giorni da oggi, per interpolazione avremo
                che il prezzo del contratto di oggi sarà 38.500.
               
                
 
   Interpolando i dati
              individuiamo sulla retta il livello corrispondente a 70 giorni
                Tale procedura verrà
                ripetuta ogni giorno: cambieranno i numeri di giorni alla scadenza
                (nel nostro esempio: 49, 48, 47,... e 109, 108, 107...), e di
                conseguenza la linea di interpolazione; su di questa andremo
                ad individuare il valore corrispondente a 70 giorni.Tale metodo, pur eliminando il problema del roll-over, in quanto
                fa riferimento, in pratica, ad un contratto senza scadenza, presenta
                innanzitutto il grave inconveniente di fornire prezzi puramente
                teorici, che allontanano troppo la simulazione dalla realtà.
                In secondo luogo, il Perpetual Contract, ipotizzando una distanza
                fissa dalla scadenza del contratto, annulla l'effetto del decadimento
                temporale che caratterizza i prezzi dei futures man mano che
                si avvicinano alla scadenza, il che costituisce una distorsione
                eccessiva.
   Questi metodi, come si è
              potuto notare, hanno tutti dei vantaggi e dei limiti. Sta all'
              operatore, quindi, stabilire quali sono le sue esigenze principali
              e quali imprecisioni o distorsioni è disposto a sopportare.
              Io personalmente sconsiglio l'impiego di una serie di tipo "Perpetual"
              in quanto conduce a risultati troppo distanti dalla realtà.
              Questa mia preferenza per valori "reali" o "realistici"
              mi fa preferire le serie di tipo "Nearest contract",
              accompa- gnate da una routine che simuli il roll-over. In tal
              modo il sistema viene testato su dati reali e riproduce il numero
              di operazioni che effettivamente dovranno essere eseguite. Nel
              caso in cui il derivato utilizzato presenti, nel passaggio da
              un contratto all'altro, variazioni talmente significative da
              alterare i risultati dell'analisi, può essere opportuno
              utilizzare una serie di tipo "Continuous contract",
              calcolata con il metodo additivo quando a prevalere è
              uno studio delle relazioni intragiornaliere, moltiplicativo,
              invece, quando importanza assumono le relazioni intergiornaliere. Alla prossima puntata! a.p. - 22 Marzo 2001 
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                      AVVISO
                      IMPORTANTE
 Si precisa
                      che questa Rubrica, occupandosi esclusivamente di Analisi
                      Tecnica, non terrà conto di 'voci' od altre cose del
                      genere, limitandosi ad analizzare oggettivamente i grafici proposti.
                      Le pagine di questo sito non costituiscono servizio di consulenza
                      finanziaria né sollecitazione al pubblico risparmio.
                      Le indicazioni riportate sono frutto di analisi amatoriali e
                      vengono diffuse come elementi di studio o semplici spunti
                      di riflessione. L'autore ed il Web Master declinano pertanto
                      ogni responsabilità per le eventuali conseguenze negative
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                      delle suddette indicazioni.
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